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L’IdV locale passa a “Centro Democratico-Diritti e Libertà” di Senigallia

Cambia il nome, il leader e il simbolo, ma non i valori: chiesto a Di Pietro un passo indietro che non c'è stato

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Il grosso dell’Idv Senigallia continua la sua esperienza politica coordinandosi con la nuova listaCentro Democratico-Diritti e Libertà” creata dal già numero due dell’Idv nazionale, Massimo Donadi.

Una spiegazione a chi ci segue sul territorio comunale e ci ha permesso di realizzare tante battaglie insieme. Non è l’Idv Senigallia ad essere cambiata: i valori progressisti e di legalità che ci hanno portato a fare politica attiva ci sono ancora tutti e ancora tutta c’è la voglia di impegnarsi e di fare quelle battaglie per ammodernare il nostro comune e il nostro paese.

Nell’Idv nazionale, da alcuni mesi, sono state fatte alcune scelte politiche che non rappresentano il sentire di tanti attivisti che hanno lavorato tanto sul territorio perché credevano in un progetto forte, coerente, coraggioso e che volesse impegnarsi nelle istituzioni.
A ciò si aggiunga un clima ondivago e disfattista che oltre ad essere incomprensibile offende chi ha sempre lavorato per portare avanti i valori e le battaglie di cui Di Pietro era simbolo.

In quest’ottica va vista l’uscita del numero due del partito, Massimo Donadi appunto, insieme con molti attivisti.
La nostra perplessità non è improvvisa: già in precedente comunicato avevamo espresso seri dubbi sulle scelte del Partito. Abbiamo atteso delle risposte chiare che però non sono arrivate.
Di Pietro ha commesso degli errori politici, questa è la nostra umile opinione di militanti che hanno seguito le vicissitudini dell’Idv dall’interno. Questo non sarebbe grave, ciò che lo è – tanto da portare alla rottura – è però la pervicacia nell’errore.
Errore che ha portato uno sconforto negli stessi elettori storici della lista portando l’Idv in pochi mesi dal 7/8% ad un risicato 2% di consensi.

Se Di Pietro avesse con umiltà accettato di farsi da parte come scotto di questi errori politici probabilmente saremmo ancora in Idv, l’Idv sarebbe alleato col centrosinistra e a guidarlo forse ci sarebbe proprio Donadi; visto che questo coraggioso atto di umiltà non vuol essere preso continueremo le nostre battaglie insieme con altri (ma non certo stranieri visto che del resto per anni sono stati colonna portante dell’Idv nazionale) e con cui siamo più affini sia come stile comunicativo sia come coerenza di valori rimanendo fedeli all’idea di dare un contributo attivo alla politica governativa se e quando gli elettori vorranno concederci la fiducia.

Di Pietro è stato un simbolo importante che ha aggregato tanti, noi tra gli altri, in battaglie civiche fondamentali per questo paese, non lo rinneghiamo e anzi lo rivendichiamo con orgoglio; ma i simboli possono cambiare, i partiti possono sparire, i valori e gli ideali, per chi li ha radicati, restano, e la vera coerenza è restare legati ad essi.

Buon 2013 dalla nuova sezione “Centro Democratico-Diritti e Libertà” di Senigallia.

Commenti
Ci sono 11 commenti
Riccardo De Amicis 2012-12-31 14:14:38
Di Pietro e l'IDV a livello nazionale non ha sostenuto il governo Monti ed ecco il vero motivo dello strappo di Donadi. Enzo, a questo punto non capisco la tua scelta, in quanto il PD e Bersani (e di conseguenza anche Vendola) in caso di vittoria porteranno avanti "l'agenda Monti" (MES, Fiscal Compact e perdita della sovranità nazionale). Poi non ti lamentare se a livello locale dovrai contrastare provvedimenti come la Direttiva Bolkestein o la privatizzazione dei servizi (acqua, sanità, scuola, trasporti, energia, rifiuti, ecc.) perché queste leggi nascono proprio in quegli ambienti bancario-finanziari di cui adesso sei alleato sia a livello locale, nazionale ed europeo.
Andrea Cesanelli 2012-12-31 15:07:19
Veramente Pd e alleati stanno prendendo con forza le distanze da Monti e la sua élite banco-finanziaria avulsa dal paese-reale che ci ha governato quest'ultimo anno; semmai sono i clerical fascisti a essere in imbarazzo visto che la Chiesa, vera palla al piede del progresso di questo paese, ha CHIARAMENTE DETTO DI VOTARE PER MONTI.
Chi non vota Monti è contro la Chiesa, io lo faccio con orgoglio; vedremo cosa faranno i clerical-fascisti :-)
mia moglie non è mia moglie 2012-12-31 19:04:48
inutile illudervi, né voi né ciò che resta dell'Idv andrete in parlamento; però aver lasciato di pietro farà sicuramente bene alla vostra sintassi, consolatevi di questo...
ANITA 2013-01-01 13:02:20
Noi italiani siamo un popolo di illusi e sognatori e se non mettiamo i piedi per terra subito andrà sempre peggio.
Angelo 2013-01-01 21:19:06
condivido pienamente la scelta di Donadi e vi spiego perché: i valori e gli ideali nati attorno ad Antonio Di Pietro sono la ragione per cui finora ho aderito all'IDV, ma questi sono stati traditi e smentiti dallo stesso Di Pietro subito dopo il congresso fondativo del partito, quando ha iniziato una gestione personale e dirigistica in ogni importante scelta. Un esempio per tutti è stata la mozione con la quale ha appoggiato il famigerato Maruccio all'ultimo congresso del Lazio: chi avrebbe avuto il coraggio di potare un'altra mozione? Egli avrebbe dovuto essere il padre nobile e non il padrone del partito (cosa questa che invece egli contestava a Silvio!)
Andrea Cesanelli 2013-01-02 00:35:00
infatti quel che ci vuole è un po' di teutonica real politik, anche in questo potremmo imparare qualcosa dai tedeschi; invece ci sono in giro tanti sognatori idealisti che mentre si pasciono di belle parole per farsi belli con gli altri e con sé stessi inseguono una politica irreale che ha come conseguenza la vittoria continua di personaggi come Berlusconi e co. Un esempio è la lista ingroia e di pietro che è un voto sprecato che drena voti alla sinistra, se ingroia voleva portare davvero in parlamento un'idea di sinistra doveva candidarsi con la SEL invece creando un partito duro e puro non fa che spezzare il fronte della sinistra dando forza ai berlusconi e ai monti che tanto dicono di odiare. Ma alla fine contano i fatti non le chiacchiere. E soprattutto conta la politica adulta non i giochetti degli aventiniani.
Francesco Bellucci 2013-01-02 12:25:19
Il sig. Cesanelli ancora non ha capito il panorama politico che si sta creando in Italia. Ingroia non vuole essere complice di Bersani e Vendola che governeranno insieme a Monti-Montezemolo-Casini. In fondo il PD ha sempre candidato membri autorevoli del Bilderberg (Prodi, Bonino, Veltroni, Letta). Appena faranno fuori gli utili idioti Bersani-Vendola così come hanno fatto con Berlusconi avremo di nuovo un governo tecnico-Bilderberg. Ma ancora sei convinto che il tuo voto serva a qualcosa? Quando il popolo si esprime diversamente, i governi cadono e vengono piazzati i soliti burattini. Bisognerebbe proprio votare ad Ingroia-Di Pietro e togliere forza al PD, il partito delle banche e di Goldman Sachs.
Marco Federiconi 2013-01-02 16:12:02
il voto a Dipietro-Ingroia è un voto sprecato e inutile, tanto vale non andare a votare, un po' come votare i grillini. Bella la vita dell'opposizione perenne che deve solo dire "non va bene, non va bene" e un piatto di minestra lo rimedia sempre!
Mazzeo Francesco 2013-01-28 20:27:47
Caro Marco
non sei informato bene,ha raggione il Sig. Bellucci lasse Bersani-Vendola-Di Pietro e stato rotto dal Comunista Bersani ,se non fai quello che dice lui ti pianta li,Di Pietro a contestato il capo dello stato per difendere il Pool di Palermo sulla questione" Stato Maffia" che Ingroia stava portando avanti,a fatto bene a non fare da zerbino a Bersani che crede di comandare tutta la sinistra,adesso farà i conti con Di Pietro,sarà costretto a fare un governissimo con altri,lui a difeso i lavoratori penso come te art.18-e8 con il Sig Donadi era da tempo che era in rotta cocome haivi vi
visto rotta,come inriirotta,come ha
Tony 2013-01-28 21:06:56
Come potete ben vedere lobbiettivo di Donadi era quello di fare il leader del IDV,oggi Di Pietro ,la persona più coerente di tutti , e la più seria ha fatto quel fatidico passo indietro a favore di Ingroia( per corregere il primo scritto Dodadi era in rotta col Partito da tempo, Di Pietro ha trovato la persona giusta e non sarà più il leader di questa coalizione)spero che Senigaglia segue le direttive tenute in passato con Di Pietro ieri, con Ingroia oggi.Grazie
Andrea Cesanelli
Andrea Cesanelli 2013-02-01 01:25:13
Tony, forse non sai leggere l'italiano oltre che scriverlo (visto che usi l'indicativo dopo il verbo sperare), ti invito a rileggere bene il comunicato prima di commentare: l'Idv a Senigallia NON ESISTE PIU' e sai perchè, perchè Di Pietro lo ha ucciso, o meglio ha ucciso la generosità e disponibilità di tanti militanti che qui come in 1000 comuni d'Italia hanno lavorato per rendere vivo e credibile l'Idv. Se c'è qualcuno che può criticare Di Pietro è chi è stato nell'Idv per anni e ha visto l'ultima assemblea nazionale del 15 dicembre in cui Di Pietro ha imposto la scelta di andare con Ingroia senza un chiaro motivo, senza alcuna discussione... tradotto: l'Idv come simbolo sparisce ma la candidatura di Di Pietro rimane. Be' credo ci sia poco da commentare, abbiamo dato molto a Di Pietro, lo abbiamo aiutato a creare un partito (perché l'Idv, come ogni partito, è degli attivisti non dell'uomo della provvidenza del momento) ma di fronte a certe uscite balzane abbiamo deciso di lasciarlo al suo destino, non siamo sciocchi che seguono ciecamente un leader ma siamo attivisti civici prestati alla politica ma con intelligenza e spirito critico, anche per il nostro segretario, soprattutto per il nostro segretario. Risultato il 90% degli iscritti Idv delle marche ha lasciato il partito, a Senigallia il 100%. L'Idv non c'è più, le persone che lo hanno reso vivo ci sono ancora. Buona fortuna Di Pietro vedremo quanto ci metterà a litigare con Ingroia e de Magistris, noi preferiamo lavorare con gente che crede in un Partito SENZA nomi nel simbolo.
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