Silvana Amati in corsa per le primarie dei parlamentari
La senatrice di Senigallia: "Serve un mix di competenza e rinnovamento, valore aggiunto per il territorio"
La salute delle persone più deboli, il sostegno ai portatori di handicap, le condizioni dei detenuti e la tutela degli animali. E ancora, il reato di tortura, la parità uomo-donna nelle cariche pubbliche, la messa al bando delle mine antiuomo, i diritti degli stranieri e dei nuovi nati in Italia, il sostegno agli invalidi sul lavoro e il contrasto ai genocidi e al negazionismo. Sono questi alcuni degli ambiti di intervento che Silvana Amati, senatrice senigalliese e membro nazionale della direzione PD, ha portato avanti in questi anni. E sono questi gli ambiti per cui intende continuare candidandosi alle primarie per i parlamentari alle politiche 2013: primarie per cui si voterà il 29 e 30 dicembre.
“E’ il completamento di un lavoro che ho iniziato e che vorrei portare avanti, ma soprattutto necessario dopo l’interruzione che molte di queste pratiche hanno subito con la caduta del governo Monti – afferma Silvana Amati presentandosi ai colleghi di partito – e che rischiano pertanto di non vedere mai lo status di norma come invece meritano“.
Temi di importanza sociale e civile che hanno ricevuto il sostegno di altri parlamentari, di esponenti di altri partiti, soprattutto di cittadini e associazioni che hanno condiviso un percorso da portare a termine. Come il contrasto ai crimini di genocidio e al negazionismo che sta riprendendo sempre più voce. Contrasto che andrebbe sottolineato con forza “per quella tutela del cittadino, come singolo e nelle associazioni in cui sviuppa la sua personalità, che la Costituzione sancisce” spiega Remo Morpurgo, della Consulta senigalliese della Cultura.
O come la tutela degli animali che ha visto Amati battersi su tutto il territorio marchigiano in qualità di responsabile nazionale PD del settore, ma che ha visto il presidente nazionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi, e il Presidente LAV (Lega Anti Vivisezione) Gianluca Felicetti, riconoscere pubblicamente l’impegno della seniatrice senigalliese augurandole di poterlo proseguire ancora.
A sostegno di Silvana Amati in questa corsa per le parlamentarie si è schierato anche il direttore della campagna italiana contro le mine, Giuseppe Schiavello, esponente del mondo pacifista: con l’impegno di Silvana Amati, ha rilasciato in una nota, è stato possibile il rifinanziamento del fondo dedicato allo sminamento umanitario, per la bonifica dei territori minati.
Principi e fatti, perché se dalle elezioni dovesse venire fuori il centrosinistra come coalizione vincente, tutti gli impegni morali sulle donne, su invalidi e portatori di handicap, sugli stranieri o sugli animali dovranno tramutarsi in fatticoncreti. Altrimenti “avremo ancora dato all’antipolitica una nuova opportunità – commenta Amati – e noi abbiamo finora dalla nostra più fatti che parole. Questo è un momento costruttivo, da vivere in maniera propositiva, senza farci la guerra, per poter costruire una lista forte nelle Marche e arrivare a governare, con Bersani come Presidente del Consiglio, con proposte concrete“. Concrete come quella serie di agevolazioni fiscali ed economiche che potrebbero venir dalla proposta di legge sui punti franchi che vedrebbe “candidati” il porto di Ancona, l’interporto di Jesi e la zona artigianale di Senigallia.
Sul concetto di antipolitica e soprattutto delle primarie, Amati ci dice qual è la sua visione: “E’ una parziale risposta al desiderio di partecipazione politica che i cittadini giustamente hanno. Parziale perché mi sta stretta l’idea che possano votare solo i partecipanti alle primarie di coalizione“. Proprio questa era l’occasione insomma – secondo la senatrice di Senigallia – per far votare chiunque potesse ravvedere in queste persone e proposte una possibile boccata di ossigeno per uscire dalla crisi, anche se da esterni del PD o da esterni al mondo politico in senso stretto.
Quindi un “no” deciso all’antipolitica e un “si” al rinnovamento senza dimenticare che serve realisticamente un giusto mix di novità, freschezza e competenza, “quel valore aggiunto che può servire al territorio“. Quel territorio dovrà rispondere alle primarie per i parlamentari in maniera forte: senza il sostegno della gente non si va da nessuna parte.
ma per capire qui a senigallia allora si vota il 29 e 30 dicembre?
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