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Direttiva Bolkestein: da Senigallia allarme contro sottovalutazione e disinformazione

Si chiede un intervento politico agli UDC Viventi e Ciccanti, ma per il parlamentare la 'colpa' fu di Prodi

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Tavolo dei relatori all'incontro sulla Bolkestein

In occasione del convegno“Quale futuro per le imprese balneari tra liberalizzazioni e Bolkestein? Il ruolo delle Regioni” si è riaccesa a Senigallia l’infinita polemica sulle concessioni balneari e sulla normativa UE Bolkestein.

Un dibattito molto importante per gli addetti ai lavori che hanno potuto confrontarsi con i propri rappresentanti sindacali e con le istituzioni locali e nazionali. Nel corso del meeting sono intervenuti: il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il Presidente Regionale del Consiglio nazionale SIB Confcommercio Enzo Monachesi, l’Assessore Regionale Luigi Viventi e l’On.le Amedeo Ciccanti, parlamentare UDC. A moderare l’incontro, Maurizio Perini, Consigliere Comunale di Senigallia nel gruppo misto.

Tra i temi caldi del confronto la grande disinformazione denunciata dal SIB, Sindacato italiano Balneatori, e la mini proroga di 5 anni a beneficio degli operatori balneari rispetto ai termini fissati precedentemente per il 31 dicembre 2012.

“Non riesco a comprendere come il Governo possa continuare a snobbare le potenzialità recettive dei nostri stabilimenti balneari e delle città costiere italiane” ha dichiarato il Sindaco Maurizio Mangialardi “Le nuove riforme non danno alcuna speranza per il futuro, gli operatori turistici sono costretti a fronteggiare le terribili conseguenze delle politiche disastrose dell’ultimo decennio”.

“Tantissime aziende nel territorio stanno esponendo fuori dalla porta la data di nascita e la data di morte, un fatto odioso, intollerabile e molto preoccupante” ha aggiunto Enzo Monachesi Presidente Regionale del Consiglio nazionale SIB nel corso del suo sentito intervento “Molti pensano che la mini proroga sia un’ancora di salvezza per gli stabilimenti balneari, ma non è così! Una proroga di 5 anni è solo un contentino, una fasulla boccata di ossigeno creata da una politica poco coraggiosa, nessuno investirà in questo settore con una prospettiva così limitata. La Spagna ha appena varato un emendamento base di trent’anni sulle concessioni, il Governo italiano dovrebbe fare altrettanto senza se e senza ma. Ciò che mi consola maggiormente è l’ottimo operato della Regione Marche, da sempre un modello su scala nazionale”.

Il Presidente Monachesi ha, inoltre, denunciato la grande disinformazione causata da alcuni giornali nazionali: colpevoli, secondo il SIB, di alimentare importanti gruppi di interesse. La fuga di notizie tossiche contribuirebbe soltanto ad accendere gli animi.

A spostare il dibattito dalla discussa direttiva Bolkestein alla politica di casa nostra ci ha pensato Amedeo Ciccanti. Secondo il parlamentare dell’UDC, infatti, il Governo Prodi avrebbe irresponsabilmente sottovalutato le conseguenze della normativa Bolkestein, votata unanimemente nel 2009, e ignorato una violazione della libertà di concorrenza.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Bene Fattore 2012-12-16 15:00:35
Nessuno investe perché solo un matto sborsa 400 mila euro per uno stabilimento che frutta ADESSO 10 mila euro l'anno, dovendo lavorare 40-50 anni senza mangiare e bere, per rientrare dall'investimento.
Kanto 2012-12-16 18:23:04
Il Sig. Monachesi denuncia il fatto che non potrà più lui investire denaro per continuare a trasformare la sua concessione balneare in una discoteca a cielo aperto........semplice e continuo conflitto di interessi!
Paolo 2012-12-16 20:10:48
Colpa di Prodi? Oh, nooooo!
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