La Senatrice Amati puntualizza sull’area vasta 2
"I cittadini avrebbero diritto ad un utilizzo razionale delle risorse economiche per la sanità"
Apprendo con soddisfazione che il 13 dicembre prossimo il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, in qualità di Presidente della Conferenza dei Servizi ha chiesto ed ottenuto un nuovo incontro, insieme ai Sindaci delle città delle Asur conferite nell’area vasta 2 con il Dott. Ciccarelli.
Voglio presumere che quella sarà la sede per poter risolvere al meglio almeno alcune delle questioni sollevate anche da me nella nota di qualche giorno fa, per quanto riguarda in particolare la situazione dell’Ospedale di Senigallia.
Per quanto attiene invece il tema del nuovo servizio di Citologia previsto a Fabriano, la risposta del Dott. Ciccarelli letta sul Corriere Adriatico non mi sembra affatto esaustiva.
Non si può infatti accettare la definizione di “servizi a pagamento” per le prestazioni erogate dalla Citopatologia di Ancona.
Non si tratta infatti di un laboratorio privato ma di quello di un ente pubblico, quale l’azienda Ospedaliero-Universitaria degli ospedali Riuniti di Ancona, che riceve fondi per la sua attività assistenziale tanto quanto l’ASUR o l’Azienda Ospedaliera Marche-Nord o Quella Marche Sud ovvero utilizza i fondi previsti dalla Regione Marche per la sanità. In effetti tutte queste strutture erogano servizi a pagamento, e sono i cittadini che provvedono a questo pagamento con le imposte versate.
Sono pertanto i cittadini che avrebbero diritto ad un utilizzo razionale delle risorse economiche a disposizione per la sanità, con un utilizzo dei fondi che tenga conto dei tagli ministeriali e delle indicazioni per il contenimento della spesa, evitando inutili e costosi doppioni quali l’istituzione ex novo di un servizio di Citologia per Fabriano con un organico da far invidia alle altre Anatomie Patologiche delle Marche.
Nella piena consapevolezza che è così difficile sostituire le direzioni delle unità operative complesse nei territori, offrire personale indispensabile al funzionamento di laboratori analisi per la piena operatività del servizio, e perfino di personale per l’oncologia, purtroppo assai utile alla cura dei cittadini più deboli, così come succede oggi nell’Ospedale di Senigallia.
per affrontare i problemi che saranno oggetto della
proxxima campagna elettorale
si stanno preparando per la discesa in campo
ed intanto stanno facendo riscaldamento!!!
se riuscissero a risolvere qualche problema non sarebbe male!!!
Per evitare strumentalizzazioni,mettendo in difficoltà il rinnovamento nel PD, si dichiari incandidabile e continui ad impegnarsi sui problemi locali e del paese.
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