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La Senatrice Amati puntualizza sull’area vasta 2

"I cittadini avrebbero diritto ad un utilizzo razionale delle risorse economiche per la sanità"

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Silvana Amati

Apprendo con soddisfazione che il 13 dicembre prossimo il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, in qualità di Presidente della Conferenza dei Servizi ha chiesto ed ottenuto un nuovo incontro, insieme ai Sindaci delle città delle Asur conferite nell’area vasta 2 con il Dott. Ciccarelli.

Voglio presumere che quella sarà la sede per poter risolvere al meglio almeno alcune delle questioni sollevate anche da me nella nota di qualche giorno fa, per quanto riguarda in particolare la situazione dell’Ospedale di Senigallia.

Per quanto attiene  invece  il tema  del nuovo servizio di Citologia previsto a Fabriano, la risposta del Dott. Ciccarelli letta sul Corriere Adriatico  non mi sembra affatto esaustiva.

Non si può infatti accettare  la definizione di “servizi a pagamento” per le prestazioni erogate dalla Citopatologia di Ancona.

Non si tratta infatti di un laboratorio privato ma di quello di un ente pubblico, quale l’azienda Ospedaliero-Universitaria degli ospedali Riuniti di Ancona, che riceve fondi per la sua attività assistenziale tanto quanto l’ASUR o l’Azienda Ospedaliera Marche-Nord o Quella Marche Sud ovvero utilizza i fondi previsti dalla Regione Marche per la sanità.  In effetti tutte queste strutture erogano servizi a pagamento, e sono i cittadini che provvedono a questo pagamento con le imposte versate.

Sono pertanto i cittadini che avrebbero diritto ad un utilizzo razionale delle risorse economiche a disposizione per la sanità, con un utilizzo dei fondi che tenga conto dei tagli ministeriali e delle indicazioni per il contenimento della spesa, evitando inutili e costosi doppioni quali l’istituzione ex novo di un servizio di Citologia per Fabriano con un organico da far invidia alle altre Anatomie Patologiche delle Marche.

Nella piena consapevolezza che è così difficile sostituire le direzioni delle unità operative complesse nei territori, offrire personale indispensabile al funzionamento di laboratori analisi per la piena operatività del servizio, e perfino di personale per l’oncologia, purtroppo assai utile alla cura  dei cittadini più deboli, così come succede oggi nell’Ospedale di Senigallia.

Commenti
Ci sono 6 commenti
EdHuNTeR
Adam 2012-12-06 15:21:02
Signora Amati perchè non ha risposto alle domande nell'altro articolo di altri problemi sollevati negli ultimi mesi?
Gianni Bizzarri 2012-12-06 15:48:57
Senatrice Amati sono tre anni che si discute dell'Ospedale che è in sofferenza incredibile, totale, assoluta... Lei non ha mai detto nulla, neanche una parola.. E ora che inizia la campagna elettorale e vuole farsi rieleggere per 5 anni a 15-18mila euro al mese fa di nuovo sentire la sua voce.. Un po' di vergogna al posto suo io l'avrei.. Ma figurati se riuscirà mai a provare vergogna...
ANITA 2012-12-06 18:14:20
Senatrice Amati Lei ed il suo amico Sindaco Mangialardi non fate più parte di quella politica che almeno ascoltava i problemi dei cittadini e qualche volta rispondeva Tante domande VI sono state fatte e tante polemiche ci sono state ma la politica è rimasta muta riguardo a certi settori del nostro ospedale Ma forse avete risposto e io da persona poco istruita non ho letto fra le righe dei vostri discorsi elettorali
gio 2012-12-06 19:30:38
i nostri politici stanno oliando le frasi ed i discorsi
per affrontare i problemi che saranno oggetto della
proxxima campagna elettorale
si stanno preparando per la discesa in campo
ed intanto stanno facendo riscaldamento!!!
se riuscissero a risolvere qualche problema non sarebbe male!!!
Enzo 2012-12-07 08:57:07
Bene fa la senatrice Amati ad intervenire sui problemi locali. Mi domando perchè fino ad oggi non si è mai sentita (pensavo che si era dimessa da Senatrice !!!)e lo fa ad inizio campagna elettorale?
Per evitare strumentalizzazioni,mettendo in difficoltà il rinnovamento nel PD, si dichiari incandidabile e continui ad impegnarsi sui problemi locali e del paese.
bond, james bond 2012-12-07 10:05:20
Come dei comici da festa popolare, alcuni politici locali parlano e sentenziano fuori tempo. Un osservatore attento potrebbe ipotizzare: o sono interessati o sono incapaci. Chi non è capace di vedere oltre l'orizzonte temporale di una legislatura dovrebbe avere la responsabilità di non fare politica, ovvero non dovrebbe gestire la "cosa " pubblica. E' inutile lamentarsi che la pasta è scotta, bisognava stare in cucina mentre la si cuoceva; adesso la pasta scotta la mangeranno anche i nostri politici. Bon appetit.
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