Attentato Senigallia: si aggrava la posizione dell’accusato
A Francesco Dadone contestato il crollo doloso
Sembra aggravarsi la posizione di Francesco Dadone, al momento l’unico sospettato dell’attentato incendiario avvenuto in un palazzo di via del Molinello a Senigallia tra il 26 e il 27 novembre scorso.
Il capo d’imputazione per l’uomo, chesi è dichiarato innocente, dovrebbe allargarsi dall’incendio doloso al crollo doloso, considerando che l’edificio è stato dichiarato inagibile nelle giornate successive all’episodio, e nessuna delle dodici famiglie residenti ha avuto la possibilità di tornare subito nel proprio appartamento.
l Gup che ha convalidato il fermo ha comunque concesso all’uomo – imprenditore residente a Mogliano di Fano di 54 anni – il trasferimento dal carcere di Villa Fastiggi al centro ustionati di Cesena, a seguito delle bruciature riportate sul corpo, originate secondo l’accusa dall’atto incendiario.
L’avvocato difensore di Dadone, Romolo Reboa, ribadisce intanto che le accuse al suo assistito, che aveva avuto una relazione con il presunto obiettivo dell’incendio, Nives Bigelli, si basano “su indizi e nulla più. Anche la presenza, testimoniata dalle telecamere del Comune di Senigallia, nei pressi dell’abitazione incendiata, era puramente casuale“.
Okkai potrebbe cavarsela
Senza scontare la pena se reo confesso
Ma poi domanda chi paga i danni
Che la palazzina ha subito?
Chi rimborsa i danni morali delle non so quante famigli coinvolte?
A me pare che la cosa in qualsiasi modo la si veda e destinata a prendere una brutta piega
Patrizia Salvatori
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