A margine della presentazione delle attività del 3 dicembre, che vedranno le strutture assistenziali per disabili fisici e psichici del territorio impegnate in una sorta di “open day”, abbiamo potuto ascoltare negli interventi di Sindaci, Assessori, operatori la ricorrenza del tema più caldo che investe il sociale: la carenza di fondi.

Nasce da qui la domanda che abbiamo voluto rivolgere loro: sentiamo, non solo in questa occasione, parlare dello stato sempre più preoccupante in cui versa il settore dell’assistenzialismo, ma a parte ricordarlo, quali sono le vie d’uscita? Quali le proposte concrete per reperire fondi?

E’ l’Assessore ai Servizi alla Persona Fabrizio Volpini che prende la parola: “Occorre mettersi tutti in gioco, cooperative, enti locali, famiglie… Bisogna avere il coraggio e la volontà di farlo e di ripensare le modalità dell’assistenza ai disabili, così come quelle del welfare, ma tutti devono fare la propria parte“.

Più pragmatico il Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello: “La ricetta è quella di creare un progetto, unendo le forze a livello territoriale, presentandolo all’Unione Europea ed andando ad intercettare fondi che vengono erogati costantemente dalla UE, da sempre sensibile al tema del sociale, alla quale gli Stati versano ogni anno contributi. E’ il momento di andare a riprenderci quei soldi”.

Poi c’è la proposta del Sindaco di Barbara Raniero Serrani: “Io sono anche per una forma di contribuzione da parte delle famiglie. Queste vanno coinvolte nel mondo dell’assistenzialismo e chiamate a sostenere le strutture che lavorano bene, tenendo d’occhio la qualità e la bontà del servizio offerto, ovviamente”.

Infine arriva la buona notizia dal Dirigente del settore Servizi Sociali di Senigallia, Maurizio Mandolini: “Pochi giorni fa, proprio l’Europa ci ha comunicato di aver assegnato 397.000 Euro al nostro Ambito Territoriale, per progetti legati al mondo del sociale. Frutto del nostro lavoro nell’intercettamento di risorse comunitarie”.