Liverani: “Sanità carente a Senigallia, e la politica dorme!”
Il segretario di MSFT: "E' anche un diritto per il cittadino non subire l'inefficienza"
Hai 70 anni, sei già stato operato al cuore, hai ancora delle serie problematiche e hai bisogno di fare un Ecodoppler? Nessun problema, lo prenoti oggi e lo potrai fare “tranquillamente” nel 2014 nella struttura ospedaliera di Senigallia! Sempre che il Padreterno te ne lasci la possibilità…
Questa è la situazione dell’ospedale di Senigallia!
Fosse solo questa la disfunzione, al limite si potrebbe anche stare zitti, ma questa è la punta dell’iceberg dell’inefficienza della Sanità locale che, purtroppo, annovera tante altre carenze. Il sistema sanitario attuale non offre tutte le garanzie che invece dovrebbe offrire, e come al solito i disservizi ricadono sul cittadino che, pur pagando un servizio, di fatto o non lo ha o lo ha in percentuali più che basse.
Posti ancora vacanti, primari non ancora sostituiti nei reparti di Medicina, Radiologia e Laboratorio delle Analisi, primari promessi e mai arrivati, quindi medici in numero inferiore per servire i cittadini. E prossimamente se ne andranno anche altri in quanto prossimi alla pensione i dirigenti dei reparti di Cardiologia, Otorino e Fisiatria, e come è un diritto per loro la pensione, è anche un diritto per il cittadino non subire l’inefficienza di chi invece dovrebbe lavorare per mettere le cose in ordine.
Questi sono i fatti, non parole, nessuno fa niente, l’Asur Regionale a parole promette e poi non fa nulla lasciando tutto in sospeso, i politici locali concertano riunioni e tavoli, discutono facendo anche finta di inquietarsi, ma di fatto la situazione è sempre questa e la Sanità a Senigallia è nel dimenticatoio.
Se non erro dovremmo anche avere un Assessore competente in materia che risponde al nome del Dott. Fabrizio Volpini, medico decisamente bravo e professionale da quanto mi risulta, ma uomo politico di poco spessore vista la situazione che si protrae ormai da troppo tempo. Non mi sembra di aver letto da qualche parte una sua presa di posizione, qualche articolo, qualche lettera bella dura mandata ai vertici dell’ASUR Regionale. Se mi sbaglio correggetemi pure.
In forma tiepida, diverso tempo fa, qualche cosina si era detta, ma adesso la politica locale ha completamente accantonato il tutto, o almeno non da segni di vita e di lotta per sistemare le carenze esistenti. Caro Assessore Volpini, vogliamo farla la voce grossa in Regione e all’Asur Regionale o vogliamo continuare a subire supinamente l’immobilismo della politica e dei politici che molto probabilmente non hanno grossi “interessi” in questo caso per sistemare le cose? Anche questo è colpa della crisi? La recessione ha colpito anche le nomine?
Se l’Assessore Volpini non “perde” un pochino del suo tempo a “sbattere” i pugni sul tavolo con un po’ di autorevolezza, inquietandosi quel tanto che basta per far capire che i cittadini di Senigallia non sono di serie “B”, con chi di dovere, magari supportato dal nostro primo cittadino, tutti i disservizi sempre sui senigalliesi continueranno a ricadere, e molto probabilmente qualcuno potrebbe correre il rischio di non riuscire ad arrivare al 2014 per fare un Ecodoppler. Al Sindaco vorrei ricordare che il tanto decantato “virtuosismo” di Senigallia, passa anche per queste problematiche.
Egregio Dott. Volpini, a titolo informativo, Lei cosa ha risposto, se ha risposto, ai vertici dell’Asur Regionale quando hanno espressamente dichiarato che: “Non è mica detto che i reparti di Radiologia di Jesi e Senigallia debbano per forza avere entrambi un dirigente”? Ci vogliamo giocare il Dirigente con Jesi “a briscola” o vogliamo farci rispettare perché Senigallia non è seconda a nessuno? Mi dica Lei Assessore. Nel caso optasse per la “briscola” Le consiglio di trovare almeno un valido giocatore in modo da avere qualche chances in più.
Come sempre i cittadini vorrebbero risposte certe, sicure e non gradirebbero essere considerati l’ultima ruota del carro, cosa che questa politica e questi politici fanno sempre. Solo quando gli si chiede il voto ci si ricorda di loro? Troppo comodo così. Il cittadino si è stufato di vedersi calpestare i propri diritti, si è stufato di vedere che gli è stata scippata la Sovranità Popolare, quella Sovranità che invece noi della Fiamma Tricolore continuiamo a difendere come diritto e principio, e lo faremo sempre, senza interruzioni di sorta, perché per noi e per il sottoscritto, prima della “poltrona”, prima degli “interessi” e prima del “Dio denaro”, viene il cittadino! Elemento primario e portante del nostro Paese!
Parafrasando si potrebbe dire che “il politico passa e il cittadino resta”, ma qui la realtà è diversa, i cittadini “trapassano” e i politici sono sempre li stessi!
Educazione: il malato o il cittadino che voglia controllarsi hanno la facoltà di prenotare ma il dovere di disdire per impedire "vuoti" lavorativi e quindi una perdita economica (per l'azienda sanitaria) e un disservizio per l'utenza.
Rispetto: Chi lavora è remunerato e deve rispettare i pazienti e gli utenti devono rispettare chi lavora anche in condizioni attualmente difficili (carenze di personale, precarietà, etc).
Efficienza: Come ogni azienda, i macchinari hanno un costo anche se non lavorano, quindi sarebbe opportuno proporre turni di lavoro (compatibilmente con la forza lavoro presente) in modo da impiegare i macchiari anche 12 ore consecutive al giorno.
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