Precipita la situazione in casa Vigor Senigallia, stavolta temiamo in maniera definitiva.
Come già nello scorso torneo, quando nel mese di dicembre la società annunciò di aver tagliato le cifre dei rimborsi dei giocatori pattuite in estate per l’impossibilità di mantenere la parola data, anche in questo 2012-13 la situazione si ripete.

Ma in maniera diversa e ben più seria.

Se nel 2011-12 dopo il mercato di dicembre la squadra di fatto rimase intatta (le uniche partenze di un certo peso furono quelle di Candelaresi e Paradisi), finendo quinta, stavolta tutti i big se ne andranno. Anzi, se ne sono già andati, pur rimanendo vincolati alla società ancora per un paio di settimane.

Già martedì 27 novembre non si sono infatti allenati tra gli altri capitan Pandolfi, il vice Savelli, Tombari, Ruggieri, Coppa.

Non lo faranno nemmeno mercoledì 28 novembre.

Di fatto, la loro esperienza alla Vigor Senigallia è dunque conclusa: all’origine di quello che il presidente Valentino Mandolini ha dipinto come una sorta di ammutinamento un ritardo nei rimborsi stabiliti per la stagione in corso.

Questa situazione pregiudica irrimediabilmente la stagione dei vigorini, per i quali evitare la retrocessione in Promozione diventa ora quasi impossibile: ma anche se il miracolo riuscisse, il futuro sarebbe ugualmente nero perché appaiono ormai evidenti la grave situazione finanziaria della società, l’abbandono del pubblico e soprattutto dell’imprenditoria senigalliese.

Diciamolo, della Vigor sembra non importare più niente a nessuno da ormai molto tempo, nonostante gli oltre 400 ragazzi del settore giovanile e una prima squadra composta praticamente soltanto da senigalliesi.

E allora è forse coerente che la rottura del giocattolo venga definitivamente allo scoperto in una piovosa giornata di novembre.