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Da Società Autostrade maxi risarcimento alla Fondazione Città di Senigallia

Ammonta a 21 milioni di euro il totale per tre terreni espropriati per la terza corsia della A14

Presidente e alcuni membri del CdA della Fondazione Città di Senigallia

La Fondazione “Città di Senigallia”, che amministra la casa protetta ex Irab di a via Cellini, ha ricevuto un maxi risarcimento da Società Autostrade Spa per alcuni terreni in via di esproprio. Il CdA dell’ente e il presidente, Michelangelo Guzzonato, hanno dato la notizia venerdì 9 novembre in seguito alla comunicazione del trasferimento di due tranches di 3 e 18 milioni di euro per un contenzioso che in primo grado ha visto prevalere l’ente senigalliese.

La vicenda fa capo ad un avviso di esproprio che giunse nel 2010 all’allora Consiglio di Amministrazione della Casa Protetta Ex Irab: Società Autostrade annunciava l’avvio dei lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento con terza corsia dell’autostrada A14, con conseguente esproprio di terreni dell’ente senigalliese.

Terreni in via Cellini (la collina di fianco al seminario vescovile) a vocazione residenziale, in via Cupetta e sull’Arceviese (verso il casello autostradale) a vocazione commerciale/direzionale. In totale poco meno di 80.000 metri quadrati per un valore che secondo Società Autostrade si aggirava sui 300.000 euro (poi aumentato a 3 milioni), per l’ente senigalliese sui 28 milioni.

Ritenuta incongrua l’offerta a fronte di un esproprio (che ancora deve essere messo in atto, è bene precisarlo, per cui le valutazioni non sono definitive), sono partite le trattative in sede legale: il collegio arbitrale composto da tre periti (uno per parte, più un tecnico nominato dal tribunale) è convenuto che un risarcimento adeguato si dovesse aggirare sui 21 milioni di euro, obbligando quindi Società Autostrade a versare alla Fondazione Città di Senigallia quanto dovuto.

Abbiamo avuto più colloqui – precisa il presidente Guzzonato – che si sono svolti in un clima di correttezza e serenità: ora possiamo dire che in primo grado il giudice ha ritenuto di darci ragione e Società Autostrade ha subito messo a nostra disposizione quanto stabilito dai periti“.

Per il momento tre milioni di euro sono immediatamente disponibili, mentre la restante tranche di 18.477.000 euro potrebbe essere oggetto di ricorso in appello e nuove valutazioni, in attesa che venga definita chiaramente l’area (anzi le tre aree) da porre in esproprio.
Del ricorso ancora non v’è notizia, anche se la strada appare probabile, mentre l’organismo della Fondazione ha già in mente un possibile utilizzo di tutti questi soldi che, se confermati, potrebbero essere investiti nella città e nelle strutture presenti.
Un’idea potrebbe essere quella della pianificazione per gli “Orti del Vescovo“, ma in testa c’è anche la ristrutturazione di parte del portico su lungofiume senigalliese.

Commenti
Solo un commento
O. Manni
Paul Manoni 2012-11-11 23:37:25
Notizia da registrare...Singifica che per alcune questioni, la diocesi, che fa parte della Fondazione, farà a meno di finanziamenti PUBBLICI spero. Oppure, volete dire che pur avendo un gruzzolone in cassa, tirerà ancora per la giacchetta le casse delle amministrazioni? Dagli "Orti del Vescovo" che si dovrebbero riuscire a pagare da soli senza contirbuto regionale, alla digitalizzazione del cinema Gabbiano, cominciano ad essere parecchie le cosine a cui il pretume potrebbe ben rinunciare di farsi pagare, no?
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