La Terra del Duca: grande opportunità per l’immagine di Senigallia in Europa
Mangialardi: "Nei prossimi due anni risorse regionali per eventi e promozione"
Esistono dei progetti che riescono a saldare il passato migliore di un territorio con le sue prospettive di sviluppo futuro. Sono i progetti migliori perché si traducono non in una semplice rievocazione storica ma piuttosto in una proposta calata sulle esigenze di oggi e su quelle di domani.
Avviene così per il Progetto della Terra Del Duca, nel quale da 15 anni ormai le città di Urbino, Gubbio, Pesaro e Senigallia, con il sostegno delle Regioni Marche ed Umbria, lavorano per valorizzare la loro storica comune appartenenza all’antico Ducato di Urbino e trasformarla in una straordinaria offerta turistica e culturale.
Siamo alla vigila di una ricorrenza importante, perché il 2013 sarà il cinquecentenario di quel 1513 che rappresentò una data fondamentale nella storia del Ducato di Urbino, segnandone in profondità la sua struttura politica, giuridica e culturale.
Abbiamo invitato a parlare qualche di quegli avvenimenti storici del 1513 qualche giorno fa a Palazzo Del Duca una delle più autorevole studiose di quel periodo, la Professoressa Marinella Bonvini Mazzanti, che è soprattutto un’amica ed una delle ideatrici di questo progetto della Terra Del Duca che ringraziamo di cuore per la passione con la quale ci segue e per i preziosi consigli che ci offre.
Questo è un progetto che non guarda soltanto al passato ma si rivolge anche al nostro presente ed al nostro futuro.
Infatti la Regione Marche ha inserito la Terra Del Duca nel progetto di eccellenza dell’offerta turistica complessiva della nostra regione, e lo stesso ha deciso di fare la Regione Umbria.
Avremo quindi per il prossimo biennio risorse regionali per raggiungere obiettivi importanti come la realizzazione di un programma di eventi capace di valorizzare le eccellenze ambientali, culturali ed enogastronomiche della Terra Del Duca e la promozione di itinerari pedo-ciclabili.
La prossima Primavera le città della Terra Del Duca, in collaborazione con le due Regioni, svolgeranno delle mirate azioni di promozione e comunicazione in Germania, Olanda, Belgio ed Austria e questo rappresenterà un’occasione fondamentale per il posizionamento dell’immagine turistica di Senigallia nel mercato europeo.
Insomma noi crediamo molto in questo progetto, perché ci leggiamo qualcosa di molto concreto, una valore aggiunto all’offerta turistica delle nostre città.
Del resto in questi anni le nostre azioni hanno camminato con le gambe del tessuto culturale ed economico del territorio. Voglio a questo proposito ringraziare i rappresentanti del Rotary, associazione che nel 1995 promosse il primo Convegno dedicato alla Terra Del Duca e che ha svolto una funzione importante per il lancio del progetto. “Dagli Appennini alle Onde“, così qualcuno ha definito la pluralità dell’offerta turistica della Terra Del Duca.
Al di là dello slogan, sono convinto che nessun circuito turistico in Italia possa vantare come il nostro in poche decine di chilometri una proposta che spazia dalla Festa dei Ceri a Raffaello, dal Summer Jamboree, al Rossini Opera Festival, da Raffaello a Giacomelli passando per l’albero di Natale più grande del mondo, e poi il pesce azzurro, il tartufo, la casciotta di Urbino e potrei continuare all’infinito.
Sviluppare queste enormi potenzialità è per noi amministratori un dovere, anche in relazioni ai suoi possibili effetti sul mercato turistico internazionale, specie in un momento difficile per la nostra economia come quello che stiamo vivendo.
Anche in questo dobbiamo essere fedeli alla nostra storia, sforzandosi di essere come furono i Duchi dell’antico Ducato di Urbino, amministratori lungimiranti e sensibili alla bellezza ed al nostro patrimonio artistico ed ambientale.
Maurizio Mangialardi
un solo puno si parla di contributi regionali. e qui mi duole
perché. i denari della regione. Sono di tutti i contribuenti. e sinceramente vorrei vederli spesi bene questi contributi per questa manifestazione e vorrei che da parte dei beneficiari ci fosse un ritorno in termini di tasse che devono pagare
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