Presentazione a Roma della tesi di una giovane laureata senigalliese
La pubblicazione del lavoro sui "desaparecidos" di Paola Donatiello arriva all'ambasciata argentina
Mercoledì 24ottobre, alle ore 18:00, presso la sede dell’Ambasciata Argentina a Roma, in via Vittorio Veneto n° 7, verrà presentato il saggio “Y aún lo estoy esperando” (Immaginari condivisi/Narrazioni dei desaparecidos di Córdoba – Argentina), pubblicazione della tesi di Laurea Magistrale in Antropologia culturale ed etnologia, della dott.ssa Paola Donatiello, edito da EDUVIM di Villa María di Córdoba (Argentina).
Saranno presenti come relatori l’ex console italiano in Argentina, Enrico Calamai, l’autrice Paola Donatiello, Carlos Gazzera della casa editrice Eduvim e il ministro argentino Carlos Cherniak.
Il luogo e le autorità coinvolte nella presentazione indicano il rilievo attribuito all’indagine/analisi/riflessione e la stima riposta in questo lavoro che coinvolge il lettore nella ricerca, nell’investigazione sulla violenza della guerra sucia, sulla testimonianza e la memoria, sull’identità dei desaparecidos.
“Generazione assente, pagine bianche di progetti di vita interrotti, morte inconclusa. Poetiche del corpo spezzate tra tortura e silenzio con l’ingresso nei centri clandestini di detenzione. ‘Genocidio riorganizzatore‘: quali i meccanismi, le pratiche simboliche e le strategie del Terrore?
Desaparecidos tra assenza e presenza: come elaborare il trauma della perdita quando il corpo, principale referente, è assente? Data l’impossibilità di attingere a modelli interpretativi quali lutto-sepoltura, come oltrepassare il limen e giungere al momento catartico-terapeutico? Come dotare di un nuovo status l’assente e ricucire il tessuto liso del sociale? Come ridurre lo spazio dell’assenza?…”
Questi gli interrogativi sottesi al lavoro di indagine svolto a Córdoba – realtà distante dalla più mediatizzata e strumentalizzata Buenos Aires diventata emblema della desaparición argentina -, durante l’anno 2009/2010 dalla dott.ssa Paola Donatiello e confluito nella sua tesi di Laurea Magistrale “Y aún lo estoy esperando” (“E ancora lo sto aspettando“) che indaga sulla violenza della guerra sucia, sulle testimonianze e le memorie, sull’identità dei desaparecidos, sui meccanismi di rielaborazione del lutto in assenza del corpo.
L’indagine sul campo che l’ha portata a contatto con ex-presos políticos, associazioni per i diritti umani quali ABUELAS, H.I.J.O.S. è preceduta da una riflessione critica sulla situazione politica e sociale dell’Argentina degli anni ’70 e si colloca all’interno di un percorso storico che evidenzia i prodromi delle tante dittature che hanno attraversato l’Argentina con il loro carico vistoso di sangue e morte prima e dopo l’esperienza peronista.
Nella presentazione romana, di mercoledì 24 ottobre, si parlerà di questo e non solo: il discorso si allargherà, infatti, alla lotta per i diritti umani e alla memoria.
“Y aún lo estoy esperando“, ovvero “E ancora lo sto aspettando“.
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