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Idv Senigallia dà il via alla raccolta di firme per 4 referendum

Finanziamento dei partiti, diaria ai parlamentari, articoli 8 e 18 gli argomenti di discussione

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i quattro referendum voluti dall'Idv

E’ partita la raccolta firme Idv per i 4 referendum sull’abrogazione del finanziamento ai partiti, sull’abrogazione della Diaria dei parlamentari, sul ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e sull’abrogazione dell’art. 8 della manovra economica del governo Berlusconi. – casta, + lavoro.


FINANZIAMENTO AI PARTITI

I partiti in questi anni si sono garantiti risorse economiche provenienti dalle tasche dei cittadini, ignorando la loro volontà. Dopo il referendum del 1993 (quando oltre il 90% degli italiani reclamò l’abrogazione del finanziamento pubblico) i partiti si limitarono, sfacciatamente, a modificare il nome con cui indicare questa cascata di denaro. Così si passò dal “ finanziamento pubblico” ai “rimborsi elettorali”. Proprio per questo vogliamo cancellare totalmente, senza se e senza ma, ogni forma di trasferimento di soldi pubblici ai partiti. Una firma per dare precedenza ai bisogni dei cittadini rispetto ai vizi della casta.

DIARIA AI PARLAMENTARI

Sempre fino ad oggi i parlamentari italiani si sono dotati di privilegi che ne fanno tra i più pagati al mondo. Occorre un taglio netto ai loro compensi, a maggior ragione in presenza delle difficoltà economiche che stanno strangolando gli italiani. È paradossale che politici tra i meno produttivi d’Europa restino super-pagati. Per questo attraverso il referendum vogliamo azzerare la cosiddetta “diaria”, che di fatto rappresenta un’integrazione al compenso riconosciuto ai parlamentari: circa 3.500 euro al mese. Cancellare, inoltre, le norme che rendono l’indennità mensile esente da ogni tributo e ne impediscono il sequestro o il pignoramento. Una firma per scardinare i privilegi della casta parlamentare.

ART. 18 E ART. 8

Insieme a un comitato trasversale, di cui fanno parte partiti, movimenti ed esponenti della società civile, i due quesiti sul lavoro sono a difesa delle fasce sociali più deboli. Uno sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per chiedere che il lavoratore ingiustamente licenziato, dopo una sentenza secondo cui il lavoratore è stato espulso in violazione della legge, venga riassunto. Vogliamo ripristinare un diritto leso dal governo Monti. L’altro referendum sull’art. 8 riguarda il contratto collettivo di lavoro per garantire i diritti minimi e universali ed evitare così che si torni al medioevo come voluto dalla manovra economica del governo Berlusconi.

Prossimi appuntamenti di raccolta firme sul territorio:

–    Sabato 20 ottobre a Senigallia in Corso 2 Giugno – davanti BNL dalle ore 17:00 alle ore 19:00, con il Comitato Referendum Lavoro Senigallia.
–    Sabato 20 ottobre a Passo Ripe nel parcheggio compreso tra via Nevola e via Galilei nei pressi del supermercato Sigma dalle 15:00 alle 19:00.
–    Martedì 23 ottobre durante il mercato settimanale a Ripe, in Piazza Leopardi dalle 08:00 alle 14:00.

A Senigallia è possibile firmare i referendum anche presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico / Infocittà che si trova in via O. Manni ed è aperto al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dal lunedì al giovedì dalle 15.30 alle 18.15.

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