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Chiusura del Giudice di Pace, per Paradisi “Mangialardi fugge da sue responsabilità”

Il rappresentante del Coordinamento Civico Senigallia: "Il Sindaco gioca su tre tavoli, senza farli incontrare"

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Maurizio Mangialardi e Roberto Paradisi

Sulla questione della salvezza del presidio giudiziario del Giudice di Pace, il sindaco Mangialardi sta perdendo la propria credibilità. Il primo cittadino, dopo aver indotto il presidente della prima Commissione a non invitare i sindaci del comprensorio (come da me richiesto formalmente) in palese violazione di regolamento comunale, sta giocando su tre tavoli distinti.

Nel primo tavolo, racconta ai rappresentanti del Foro senigalliese che è pronto a sostenere le ragioni dell’avvocatura e dei cittadini di Senigallia.

Nel secondo tavolo, quello aperto con i sindaci del comprensorio, tira fin troppo la corda pretendendo sacrifici dai piccoli Comuni al di là di ogni ragionevole pretesa (addirittura ha chiesto che si riconoscesse al Comune di Senigallia il costo dell’affitto dell’edificio di proprietà comunale).

Nell’ultimo tavolo, quello politico della Commissione consiliare, vorrebbe raccontare ai rappresentanti dei cittadini che lui si sta prodigando tra mille difficoltà per salvare il presidio giudiziario così come gli ha imposto il voto unanime del Consiglio Comunale.

Una sorta di Giano “trifronte”. Meglio: il solito teatrino della politica. Ma la questione della salvezza del Giudice di Pace è questione troppo urgente e troppo seria per prestarsi a questi giochi di corridoio. Ed è proprio per questo che Mangialardi, con la complicità di consiglieri comunali asserviti al suo vacuo “fascino” politicante, sta facendo di tutto per non unire i tre tavoli e non far incontrare sindaci, consiglieri comunali e avvocati.

Ed è invece proprio quello che si dovrà fare. Una grande riunione informativa e programmatica con tutte le parti in campo. Se il sindaco Mangialardi continuerà a fuggire dalle sue responsabilità e a tramare per evitare il confronto, mi farò personalmente parte attiva per sopperire alle mancanze del nostro sindaco.

Commenti
Ci sono 8 commenti
Rachele 2012-10-18 14:16:22
Avvocato, i problemi della giustizia italiana non sono che si tagliano i tribunali. Fra tutti i problemi di questa nostra Italia, scusi, ma questo non mi sembra una priorità.
il_gioco_delle_tre_carte 2012-10-18 14:25:34
Il Sindaco gioca con le tre carte da sempre, non lo si scopre adesso. Forte del suo prono seguito fa e dispone come (...omissis...).
Bucaniere 2012-10-18 18:06:55
Per te Rachele sicuramente non è una priorità, ma per l'avvocato-consigliere si. Gli toccherà, quando servirà, andare fino ad Ancona per lavoro...
Nel frattempo ad Ancona stanno preparandosi, adattando dei locali della Provincia.
Così il Comune di Senigallia potrà liberarsi degli oneri sopportati fin'ora ed avrà un immobile di proprietà finalmente a sua disposizione.
stefano 2012-10-18 19:38:25
Ad Ancona nel frattempo dovrebbero prepararsi anche ad altro, ovvero adattare la viabilità (già adesso precaria) all'ulteriore flusso di ingresso che da Fabriano, Jesi, Senigallia ed Osimo confluirà sul capoluogo.
Melgaco 2012-10-19 00:05:30
Sì...che alla fine paga il cliente non lo dice nessuno...che il cliente rinuncerà a un diritto (quello di ricorrere contro le piccole ingiustizie) per la difficoltà e la spesa ulteriore di non avere questo ufficio sotto casa non lo dice nessuno...non sarà una priorità, ma ho visto il sindaco metterci la faccia e battersi per cose molto meno importanti (ad esempio i diritti...anzi...i privilegi di certe categorie)
Anonimo 2012-10-19 08:08:47
Melgaco hai ragione al popolo quello piu in dfficolta gli hanno tolto tutto Il mio sogno sarebbe di vederli correre inseguiti dallo stesso popolo che li ha votati.
stefano 2012-10-19 12:07:49
Più che buttarla sul cliente che rinuncia al suo diritto ( cosa di cui dubito), il problema è che stanno accentrando tutto ad Ancona senza valutare se poi è possibile arrivarci (ed entraci) ad Ancona in tempi debiti visto che, già allo stato attuale, gli ingressi al capoluogo sono delle vere e proprie barriere. Considerato quello che le ex sedi distaccate, con il loro bacino di utenza, scaricheranno ogni mattina ad Ancona è facile immaginare quello che potrà accadere.
E poi, pezzo a pezzo, Senigallia sta perdendo tutti i servizi. Tra un pò le uniche cose che rimarranno saranno il Gabinetto del Sindaco ....e l'Agenzia delle Entrate.
Enrico 2012-10-19 12:30:30
Al di là del "numero di tavoli" in cui sta sedendo Mangialardi per, come qualcuno sostiene, prendere in giro i cittadini, non vedo dove sia il problema.
In allegato al Decreto Legislativo 07/09/2012, è stato pubblicato un elenco di 667 uffici di Giudici di Pace soppressi; tra questi figurano anche città con più popolazione di Senigallia.....se è una delibera del Consiglio dei Ministri.
A livello territoriale come Fano ha il circondario di Pesaro, San Benedetto quello di Ascoli….per noi Ancona, che si trova a 30 Km analogamente agli altri casi.....ora non riesco a capire quale sia il problema….o meglio vorrei sapere se il problema è della intera comunità o di “particolari” singoli cittadini???
Nel caso sia dell’intera comunità, per me singolo cittadino di Senigallia vorrei sapere quale sarà lo stravolgimento…il dover andare ad Ancona nell’eventualità che abbia necessità del giudice di Pace?????
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