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Delitto alla stazione di Bologna: l’accusa per Ucciero è di omicidio premeditato

Il gestore del punto Einaudi di Senigallia avrebbe viaggiato con l'arma al seguito. Sconcerto in città

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L'arresto di Sergio Ucciero a Bologna

Sono state le telecamere della stazione di Bologna a consentire di formulare l’accusa di omicidio premeditato nei confronti dello jesino, agente di commercio a Senigallia, Sergio Ucciero, che sabato 13 ottobre ha accoltellato a morte il torinese Alessandro Porrovecchio, che si stava incontrando con sua moglie.

Arrestato dalla Polfer subito dopo il delitto, dettato con ogni probabilità dalla gelosia, il 55enne Sergio Ucciero è stato condotto in carcere e nella giornata di domenica 14 è stata ufficializzata l’accusa aggravata dalla premeditazione, avallata dalle immagini registrate, in cui si vede l’uomo sulla banchina della stazione di Bologna con un giornale in mano, nel quale teneva avvolto e nascosto il coltello, che si sarebbe portato durante il viaggio, con cui poi ha colpito Porrovecchio.

La vittima, vedovo con due figlie, aveva conosciuto  a un concerto la moglie di Ucciero, che con l’agente di commercio viveva da separati in casa, e tra i due stava nascendo una relazione: quello di Bologna era uno dei pochi incontri che i due amanti avevano organizzato. Ma il marito in questa occasione ha seguito la donna e ha colpito accecato dalla gelosia.

Sergio Ucciero, che abita a Jesi, è conosciuto a Senigallia per essere il gestore del punto Einaudi in centro e per aver collaborato sia con il Comune per iniziative editoriali e culturali, sia con istituti scolastici come il Liceo Perticari, con il quale aveva organizzato incontri con gli studenti e con i professori. Tra chi a Senigallia lo conosce, è stata forte la sensazione di sconcerto per un gesto ritenuto non associabile ad Ucciero, descritto come una persona mite e positiva.

Commenti
Ci sono 4 commenti
enzo pusceddu 2012-10-15 05:30:04
non ci si deve mettere in mezzo
Kanto 2012-10-15 14:06:34
Enzo Pusceddu lascia un commento a dir poco preoccupante o difficilmente comprensibile.
Non ci si deve mettere in mezzo tra moglie e marito pena il rischio di essere accoltellati e nel caso questo accade chi si è mezzo in mezzo se l'è cercata? sarebbe quindi questa un'attenuante per l'omicida?....a pusceddu ma che cosa stai dicendo?
Se il senso del commento di pusceddu non era quello solo lui,il pusceddu, ne conosce il significato.
Cornelio 2012-10-15 15:56:40
Concordo con Kanto ma avevo evitato di commentare per rispetto della tragica vicenda.
Luca 2012-10-16 11:27:58
Io penso che il significato delle parole di Enzo sia che in queste situazioni è difficile giudicare, è difficile mettersi nei panni delle persone, è difficile sapere cosa scatta nella testa. In questo senso non ci si deve mettere in mezzo, non si devono sparare sentenze o fare considerazioni banali che lasciano il tempo che trovano. In questi casi bisogna riportare i fatti e basta, in maniera fredda... poi è ovvio che quanto è successo è veramente un fatto drammatico... e poi io ero proprio in stazione il giorno prima e quello dopo pure. A me questa persona fa pena, così come mi dispiace per la moglie e per le figlie dell'ammazzato, che pare sia vedovo.
Ciao...
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