Le attiviste di Femen protestano a seno nudo al Louvre di Parigi
Manifestazione contro la violenza alle donne: la Venere di Milo "chiede" di essere stuprata
Continuano le proteste del gruppo femminista ucraino Femen e anzi si allargano i centri di reclutamento. Dopo l’arresto e la notizia della continua detenzione di una delle attiviste che lo scorso 8 marzo 2012 hanno manifestato a Istanbul, in Turchia, durante la giornata internazionale delle donne, alcune volontarie della nuova “accademia” di Parigi hanno manifestato, come sempre a seno nudo, al Louvre.
Questa prima azione dimostrativa aveva lo scopo di far luce su un episodio di stupro su una donna tunisina da parte di un poliziotto, donna a cui la giustizia tunisina avrebbe poi riservato anche un processo per condotta immorale.
Le femministe, che manifestano in topless, hanno esposto uno striscione all’interno del celebre museo francese, affiggendo alla Venere di Milo la scritta “Stuprami, sono immorale” e mostrando i loro corpi con scritte frasi come “Giustizia contro gli stupratori“, “No = no“, “Lo stupro è un crimine“.
Nel marzo scorso, a finire sotto i riflettori di telecamere e fotografi, erano state quattro attiviste che manifestavano in Turchia mostrando pubblicamente i seni, urlando e esponendo striscioni contro le violenze domestiche che le donne dei paesi islamici sono costrette a subire, persino con l’uso dell’acido sui volti.
Questo il messaggio postato sul popolare social network Facebook:
“Today femen activists occupied Venus de Milo statue in the Louvre in Paris. Activists demand to drop charges against Tunisian victim Mariam who was raped by policemen and was then judged as “immoral woman”. Activists put the poster on the statue with the message “Rape me I am immoral”.
FEMEN considers the rape of Mariam by the Tunisian police as a « slow genocide » against women, and her trial as a violation of the basic principles of Human Rights.
FEMEN thinks the reaction of Tunisian authorities shows how much islamism, the introduction of Sharia law and its sexist ideas can damage our society.
In the name of Venus, we call women from all around the world to create a front of resistance to prevent victims of rape to be treated like criminals. We have hands to stop it!“
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!