Shoah, è morto lo scrittore ebreo Shlomo Venezia
Deportato ad Auschwitz, l'89enne era sopravvissuto all'orrore del campo di concentramento
Aveva lavorato nei Sonderkommando, aveva smaltito i cadaveri degli internati ebrei nel campo di concentramento nazista più famoso al mondo ed era sopravvissuto all’orrore di Auschwitz. Shlomo Venezia, lo scrittore ebreo deportato ad Auschwitz-Birkenau, è morto nella notte tra domenica 30 settembre e lunedì 1 ottobre a Roma all’età di 89 anni.
In un libro pubblicato nel 2007, “Sonderkommando Auschwitz“, Shlomo Venezia aveva raccontato con precisione ciò che aveva visto, sopportato e dovuto svolgere all’interno del lager nazista sui corpi dei deportati uccisi tramite le camere a gas.
Per questa sua drammatica esperienza, Shlomo Venezia svolgeva attività didattiche accompagnando i ragazzi delle scuole ai campi di concentramento per far capire l’orrore nazista e i drammi che all’interno si consumavano su corpi inermi di migliaia, milioni di ebrei.
L’esperienza di Shlomo Venezia è stata una preziosa fonte non solo per la storia e per l’umanità, ma anche per qualcosa di più profano come il film di Roberto Benigni, “La vita è bella”,a cui ha collaborato come consulente, insieme a Marcello Pezzetti.
Cordoglio da tutte le personalità politiche romane: da Walter Veltroni a Renata Polverini, dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, al sindaco della capitale italiana, Gianni Alemanno: tutti d’accordo nel voler esaltare il valore del ricordo della Shoah come fece Shlomo Venezia durante tutta la sua vita.
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