Violenza a Senigallia, Paradisi chiede a Mangialardi un vertice per la sicurezza
Il consigliere del Coordinamento Civico: "E' finito il mito dell'isola felice"
L’escalation di violenza che sta registrando Senigallia è impressionante e desta una profonda preoccupazione. Il picco di questa estate di episodi criminali con un susseguirsi di aggressioni fisiche, rapine, scippi, stupri, furti … è un campanello di allarme che non può essere sottovalutato.
Sono ormai lontanissime le dichiarazioni del Prefetto Orrei che, non più tardi di un anno fa, definiva Senigallia un’”isola felice”. Non credo che il Prefetto, dopo le notizie allarmanti di questa estate (quando i giornali sembravano un bollettino quotidiano di “guerra”), se la senta oggi di confermare quelle parole.
Il volto della città è cambiato. Se ne prenda atto e si agisca di conseguenza. Ricordo le parole del presidente della Provincia Patrizia Casagrande che, un anno fa, parlava addirittura di “falsi allarmismi” di fronte alle paure espresse da cittadini e commercianti.
Ormai non vi è giorno, in realtà, in cui non si legga di un episodio violento (particolare impressione hanno destato l’aggressione con rapina ad una nota ristoratrice del lungomare, la violenza sessuale su una minore in pieno lungomare, il linciaggio subito da un giovane senigalliesi da parte di un gruppo di stranieri, i continui scippi ….).
Davvero vogliamo ancora chiudere gli occhi di fronte alla realtà e parlare di “falsi allarmismi”?
Il sindaco convochi subito un vertice sulla sicurezza e l’ordine pubblico e affronti il problema, senza negarlo, prima che sia troppo tardi. E sia chiaro: la soluzione non è l’installazione di nuove telecamere (servite solo a quadruplicare le sanzioni amministrative contro inermi cittadini), ma il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine in una realtà che, purtroppo, sta cambiando in peggio.
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