A Senigallia in appena due mesi ben 2400 persone si sono rivolte ai Carabinieri
I dati della locale Compagnia per il periodo estivo: tante richieste e furti in aumento
Ben 4214 persone, delle quali una gran parte (2388) solo alla sede di Senigallia, si sono rivolte a vario titolo negli ultimi due mesi (luglio-agosto 2012) alla locale Compagnia dei Carabinieri, per una media che nell’intero territorio è di 67 al giorno.
E’ questo uno dei dati che maggiormente balza all’occhio tra quelli che la Compagnia ha fornito in chiusura del periodo più “caldo” (decisamente non soltanto a livello di temperature), concomitante con l’aumento della popolazione cittadina per l’arrivo dei turisti. Un periodo che ha visto la locale Compagnia (un centinaio di uomini) impegnata – spiega il Comandante Lorenzo Marinaccio – “sia nella repressione dei reati che nella prevenzione”.
Il Capitano, insediatosi nello scorso gennaio, descrive Senigallia come “una città complessivamente sana e dove c’è un diffuso – e legittimo – orgoglio, nel rivendicare la buona qualità media della vita, ma che non è affatto un Eden, perché gli Eden non esistono più”.
D’altronde, proprio le numerose richieste giunte alla sezione locale della Compagnia, anche telefonicamente (1165 le chiamate al 112, pari a 18 al giorno) testimoniano presumibilmente un bisogno di sicurezza da parte dei cittadini.
“Il 75% dell’attività svolta dall’intera Compagnia riguarda il territorio di Senigallia – evidenzia Marinaccio – che è una classica città di provincia dove nulla di particolarmente evidente sembra accadere ma dove c’è un po’ di tutto. I dati dei furti, non si può negare, sono risultati in aumento, anche perché la città è luogo di transito nel periodo estivo”.
Nessun allarmismo, ma anche un monito ai cittadini, chiamati ad una maggiore prevenzione, “perché i Carabinieri possono fare molto ma non tutto. Alcune forme di criminalità possono essere combattute con più attenzione, che spesso difetta non soltanto negli anziani, e con una serena consapevolezza che non esistono ormai più isole felici – spiega il Capitano, che aggiunge – Molti furti sono avvenuti in case dove erano state lasciate aperte le porte o le finestre, così come sono state rubate borse lasciate incustodite nel cestino della propria bicicletta. Non ci sono più luoghi sicuri dove ci si possa permettere di agire in questo modo e Senigallia non fa eccezione“.
Le denunce pervenute negli ultimi due mesi per furti in abitazioni sono state 16, alle quali vanno aggiunge le 7 per ladrocinii in cantieri, imprese ed attività commerciali, i 6 furti con destrezza e gli innumerevoli borseggi, più diffusi rispetto al passato nelle serate di eventi che alla tradizionale Fiera di Sant’Agostino, quest’anno abbastanza tranquilla sotto questo aspetto. 22 invece le frodi telematiche, il cui centro operativo è però fuori regione.
“Ma serve anche maggior senso civico, da parte della comunità, chiamata a mettere da parte l’omertà e a denunciare le attività illecite”, aggiunge Marinaccio, che evidenzia in tal senso: “i dati dimostrano che la gran parte dei furti nelle abitazioni portano bottini contenuti, sui 5.000 euro, e sono operati da piccoli gruppi di assuntori di sostanze stupefacenti – il cui consumo e spaccio a Senigallia sono diffusi, eroina compresa – per comprarsi la droga. Furti di anelli o gioielli che poi gli stessi autori talvolta vanno a rivendere ai gioiellieri. Per questo invitiamo quest’ultimi a rivolgersi alle forze dell’ordine quando si trovano di fronte persone sospette che mirano a vendere monili: potrebbero essere il bottino di un furto”.
FIMMA TRICOLORE OSTRA
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