Senigallia, il sospetto delle polpette avvelenate per cani nel parco delle Saline
Due gli episodi simili definiti inquietanti dai veterinari
C’è il sospetto di un avvelenamento volontario tramite polpette, per i cani che frequentano il parco delle Saline. Questa l’ipotesi per niente fantasiosa presa in considerazione dai medici veterinari che hanno in cura due cani ricoverati per avvelenamento.
Entrambi gli animali, di proprietari diversi, erano soliti frequentare lo stesso parco, una delle poche aree senigalliesi riservata anche agli amici a quattrozampe.
Nonostante si tratti solamente di un’ipotesi, per quanto avvalorata da veterinari che hanno riscontrato sintomi chiaramente riconoscibili e analoghi in entrambi i casi, è auspicabile che i malori, siano riconducibili ad altre cause esterne ed accidentali.
Se questa ipotesi fosse confermata infatti, ci troveremmo di fronte ad un comportamento doppiamente criminale e incivile, non solo per la fine atroce e dolorosa a cui si condannano gli animali, ma anche perchè, in questo modo si rischia di mettere a repentaglio la vita e la salute dei bambini che frequentano l’area verde.
Per me e mio marito, come spesso accade quando si da il “giro di boa” dei 50 anni, è (non se ne abbiano a male le mie figlie…) come una terza bimba. Di certo la meno ubbidiente e la più capricciosa, ma incredibilmente intelligente, dolce e affettuosa. Ha un’indole ribelle ed è assolutamente indisciplinata, ragione per cui, l’unica possibilità per farla correre in libertà è di portarla al parco delle Saline.
Taka ha iniziato a star male domenica sera, si è aggravata rapidamente e lunedì mattina aveva già una zampa completamente paralizzata. E’ solo grazie all’impegno, alla tempestività e alla competenza dei veterinari della Clinica Adriatica che siamo riusciti ad avere, in tempi brevi, una diagnosi certa: avvelenamento da topicidi. Il sangue non coagula più (i suoi valori risultavano 100 volte superiori alla norma!); si va in contro a morte certa che sopraggiunge però lentamente, tra mille sofferenze, per emorragia cerebrale o di qualche organo interno.
Non posso neanche vagamente pensare che qualcuno consapevolmente e premeditatamente desideri una cosa del genere, ma questa è la triste realtà dei fatti e a questa dobbiamo attenerci.
Perché no, non si tratta solamente di un’ipotesi e i malori non sono riconducibili ad altre cause esterne ed accidentali come scrive il cronista. Taka è stata avvelenata.
Infliggere sofferenza ad un animale è un gravissimo atto di violenza, ma è anche un’inquietante spia di arretratezza morale, un altro gradino, l’ennesimo, che ci sta allontanando pericolosamente dal mondo civile.
Ma in che mondo stiamo vivendo ?
La padrona di Taka
Personalmente mi colpisce di più la crudeltà verso gli animali che quella verso gli esseri umani, poiché gli animali NON POSSONO DIFENDERSI e mancano totalmente di malizia. Inoltre la crudeltà verso gli animali è totalmente inconcepibile, credo che sia spinta dalla pura cattiveria e dal sadismo che appartiene sempre di più a troppa gente. Inorridisco davanti alle immagini che girano sul web dove cuccioli vengono cosparsi di benzina o presi a colpi di tacchi da pseudo modelle. Ma a leggere che questo episodio di avvelenamento sia accaduto vicino ai luoghi che solitamente frequenta il mio cane mi fa ancora più male. Perché prendersela con i cani??? Perché non lasciarli giocare in pace in quei 2 miseri spazi che la nostra città gli ha "gentilmente" concesso??? Che poi le aree riservate ai cani andrebbero gestite diversamente e andrebbero moltiplicate e' un discorso a parte....ma permettemi di dire che La Nostra Città Bandiera Blu non ha neanche una spiaggia riservata ai cani e in questo ci ha sorpassato anche Marotta!!!!
@ Santomo: io con il mio Labrador ti ho incontrato spesso con Yuki e non me la ricordo affatto pericolosa, anzi me la ricordo bellissima e giocarellona!!!
Una carezza speciale a Taka <3
Ilaria Minardi
Diffondete, adesso si può.
Non parlerò ancora dell’episodio, un atto gravissimo e meritevole di denuncia alle Autorità, ma vorrei considerare alcuni aspetti che potrebbero aiutarci a comprendere le ragioni dell’accaduto e forse scongiurare il reiterare di questi comportamenti criminali.
Premesso che creare un’area adibita ai cani “incastonandola” tra condomini riccamente popolati non è stata una scelta felice da parte del Comune, bisogna dire che alcuni proprietari non tengono un comportamento civile all'interno del recinto delle Saline e che i loro cani abbaiano in orari nei quali sicuramente infastidiscono gli abitanti. Non sarebbe utile la chiusura del parco dalle 13,30 alle 16,00 almeno nel periodo estivo (con sanzione)? Ci sono inoltre animali che abbaiano comunque e per tutto il tempo di permanenza (anche per ore intere) e anche a questi dovrebbe essere vietato l'ingresso e i proprietari sanzionati per disturbo della quiete. Sono convinta che un maggiore impegno, responsabilizzazione e (…diciamolo !) educazione da parte dei proprietari, unitamente ad un potenziamento dei controlli da parte della Polizia Municipale (ad es. sanzioni per i proprietari che non portano i dovuti sacchetti per gli escrementi, o utilizzano un guinzaglio troppo lungo, o lasciano il cane libero in luoghi pubblici, o corrono in bici col cane accanto, ecc.), sono necessari per tutelare non solo i proprietari educati ma, cosa assai più importante, gli animali stessi.
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