Prorogata la mostra cartografica-storica di Arcevia
52 mappe e piante antiche della città saranno visitabili ora fino al 30 settembre
L’Avis di Arcevia, in collaborazione con il Comune di Arcevia, in occasione delle celebrazioni per il 65° anniversario dalla fondazione dell”associazione, ha organizzato la mo-stra di cartografia storica “Immagine di una città. Arcevia e la cartografia antica marchigiana nella collezione di P. T. Fattori”.
La mostra presenta al pubblico 52 tra mappe e piante antiche, ed inoltre un manoscritto disegnato e miniato, lettere e registri dell”Archivio storico comunale, libri e lastre calcografiche.
I documenti coprono un periodo temporale che va dalla metà del Cinquecento, con i primi documenti cartografici della Marca Anconetana, sino alle mappe del Mandamento e della Provincia di Ancona, prodotte subito dopo l”Unità d’Italia.
Il minimo comun denominatore che unisce la collezione è la presenza di Rocca Contrada prima, Arcevia poi, all”interno di ogni documento.
L’esposizione permette un excursus sulle trasformazioni territoriali provinciali e regionali, consentendo di assistere parallelamente ai progressi scientifici dalla rappresentazione pregeodetica tolemaica a quella geodetica e moderna.
La mostra si articola in tre sezioni:
1) La Marca di Ancona e il Ducato di Urbino: Rocca Contrada è stata infatti sempre a cavallo tra i due ambiti territoriali, finendo per essere rappresentata nelle mappe sia dell’una che dellaltra area. I pezzi selezionati saranno 26, e comprenderanno i rari esemplari di Gastaldi e Ruscelli e le preziose mappe di Luchini, Magini, Ortelio, Mercatore, Blaeu e molti altri. In questa sezione sono inoltre presenti anche le mappe delle province religiose marchigiane.
2) Lo Stato della Chiesa e gli itinerari: sono 8 le mappe che abbracciano lo Stato ecclesiastico e il Granducato di Toscana, tra Seicento e Settecento, con opere di Blaeu, Mortier, Boscovich, Cassini. In questa sezione sono stati inclusi anche 3 “itinerari” del centro Italia, come la descrizione del tratto ferroviario Roma-Ancona, per un totale di 11 pezzi.
3) Le vedute di Rocca Contrada: 14 piante della cittadina dal 1594 al 1758, in pratica tutta la cartografia a stampa prodotta in antico, compreso il più antico e rarissimo esemplare (di proprietà del Comune di Arcevia) appositamente fatto restaurare per l’occasione. In questa sezione saranno poi aggiunti il manoscritto Ridolfi della Biblioteca Antonelliana di Senigallia, che contiene un disegno di Rocca Contrada, i documenti d”archivio relativi alla produzione della pianta di Ercole Ramazzani, esemplari di libri che contenevano le antiche mappe e alcune lastre incise da stampa settecentesche con il patrono di Arcevia e vedute della città sullo sfondo.
Pannelli didattici permettono di comprendere che seguendo la presenza di Arcevia (Rocca Contrada) è possibile riscoprire e seguire tutte le fasi fondamentali della cartografia marchigiana nonché della vedutistica, offrendo un’occasione per valorizzare la storia e l”identità di un”area e di una regione. Per l’occasione sono per la prima volta presentate ufficialmente alcune ipotesi, tra cui l”attribuzione di alcune di queste mappe prive di autore.
E’ l’occasione anche per celebrare un grande artista del Cinquecento marchigiano in occasione del quinto centenario dalla nascita, Gherardo Cibo, disegnatore e botanico, cui verrà proposto di attribuire il disegno di Rocca Contrada nel manoscritto Ridolfi.
Sono esposte per la prima volta al pubblico anche due lettere (1604 e 1608) di monsignor Angelo Rocca, frate agostiniano arceviese fondatore della Biblioteca Angelica di Roma, relative alle vicende della stampa della prima pianta cittadina, attualmente conservate presso l”archivio del monastero di Santa Croce di Fonte Avellana.
Il progetto dell”iniziativa ha previsto anche la stampa di un catalogo, con schede descrittive dei pezzi esposti e capitoli introduttivi per ogni tematica proposta, con un intervento del professor Mariano Apa.
Durante la manifestazione sono stati organizzati quattro incontri per approfondire le te-matiche della mostra e renderle facilmente comprensibili anche ai non addetti ai lavori:
• Mariano Apa si è occupato di cartografia antica e arte contemporanea, in particolare della presenza di Arcevia nelle opere di Bruno d”Arcevia;
• Fabio Mariano ha illustrato la trasformazione della cartografia storica marchigiana;
• Giorgio Mangani ha proposto i suoi studi sul significato filosofico e didattico della cartografia, legato all”arte della memoria e agli studi ermetici;
• Lucio Tribellini ha presentato le mappe di Rocca Contrada con le novità emerse nelle recenti ricerche e proporrà l’ipotesi di attribuzione a Cibo del disegno di Senigallia.
L’esposizione si svolge nella prestigiosa chiesa di San Francesco, nel centro storico di Arcevia.
I dati
Visto il grande successo dell’esposizione, ubicata nella splendida cornice della chiesa di San Francesco, si è deciso di prorogarla fino al 30 settembre. Questo anche per permettere di visitare la mostra ai professori che partecipano alla scuola estiva di didattica della storia, organizzata da Clio92, appuntamento fisso dell’estate arceviese (29 agosto-1 settembre), agli alunni delle scuole locali fino ad arrivare alla festa de L’Uva (28-30 settembre).
In poco più di 45 giorni (30 giugno – 19 agosto) la mostra è stata visitata da circa 1.500 visitatori e sono stati venduti oltre 200 cataloghi. Sono dati lusinghieri che testimoniano quanto la cultura sia fondamentale per lo sviluppo turistico delle aree interne.
L’orario della mostra ad agosto sarà il seguente: dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.30; dalle 16 alle 19.30. A settembre sarà possibile visitare la mostra nei weekend e su prenotazione/richiesta (347 1176216; 0731 984561).
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