Pesaro lancia “Operazione Bici sicura”: Senigallia come si muoverà?
Nel senigalliese fecero discutere le multe ai ciclisti lungo il corso. Ma poco più a nord si sta andando oltre
Ahi, povera bicicletta. Il mezzo, comodissimo in città specialmente negli affollati periodi estivi oltre che decisamente poco inquinante, non sembra più poter sempre essere la scorciatoia per raggiungere più velocemente la propria destinazione, a costo di non rispettare appieno il codice della strada.
Se a Senigallia infatti nei mesi scorsi avevano fatto discutere le multe elargite a chi attraversava Corso 2 giugno in sella ad una bicicletta, a Pesaro negli ultimi giorni al centro del dibattito c’è l’ “Operazione Bici sicura”, che sta scatenando lamentele da parte di chi si è trovato a ricevere una contravvenzione a suo dire inaspettata.
Voluta dal questore Italo D’Angelo, l’operazione della Polizia Municipale ha portato a sanzionare nella mattinata di lunedì 20 agosto diversi ciclisti, colpevoli di irregolarità come l’attraversamento in sella al mezzo delle strisce pedonali, di un semaforo con il rosso, di una strada contromano, o il guidare parlando a un telefono cellulare.
Irregolarità indubbiamente, ma a quanto pare talmente abituali e diffuse (ed evidentemente, spesso non punite), da sorprendere coloro che sono stati sanzionati.
Insomma, nei confronti dei ciclisti sembra essere proprio terminato il periodo della tolleranza zero.
Chissà se anche a Senigallia, dopo il divieto stabilito per il Corso 2 Giugno, si insisterà nella medesima direzione.
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“Bici sicure”: primi ciclisti multati a Pesaro
da prendere esempio !
Dopo simile iniziativa da parte della Municipale, la situazione è migliorata ma bisogna comunque sempre fare molta attenzione transitando in auto lungo quel tratto di Ss16. / Mi giunge nuova (e ne rimango molto perplesso) l'infrazione commessa telefonando mentre si va in bici; la sanzione è sui 150 €. La 'giustificazione' che ho trovato è che la bicicletta è a tutti gli effetti un veicolo e deve rispettare le stesse regole degli altri. Stando così le cose, e venendo a noi di Senigallia, di lavoro per i Vigili ce ne sarebbe a iosa: -quelli che (in sella alla bici) da Via Carducci attraversano il fiume (direzione Corso) -quelli che fanno il percorso inverso nell'altro ponte, dai Portici verso lo stadio (con sicumera...) -sempre lì, quelli che da Via Montenero partono col rosso (col verde dei pedoni) -sotto i Portici (o meglio, dentro i portici; proprio dove si piazzano le bancarelle il Giovedì) è regolare viaggiare a velocità neanche moderata? -stesso discorso vale per il lungomare di Ponente, lungo il marciapiede lato mare. -il ponte girevole del porto poi, è perfetto per la citazione di Churchill: dalla bici non scende praticamente nessuno; si farebbe prima a togliere il cartello (con quel "velocipedi" :-) -segnalo anche la 'stradina' pedonale sopraelevata (rispetto alle auto) del sottopassaggio che dalla 'Penna' porta alla Rotonda, lato stazione. Mi è capitato di vedere un tizio in mountain-bike (neanche giovane, probabilmente un turista) sfrecciare a tutta velocità, data la precedente discesa...
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