Senigallia, le musiche e parole di Angelo Branduardi chiudono “Destate la Festa”
Molta gente incantata dall'unplugged del cantautore sul prato della Rocca Roveresca - FOTO
Chiusura in grande stile per “Destate la Festa” 2012: nella serata del 19 agosto, dopo giorni di giochi, divertimento, musica e incontri, si è arrivati al momento clou, la serata “Musica e parola“ con un ospite d’eccezione: il noto cantautore, violinista e chitarrista Angelo Branduardi.Branduardi dà inizio alla serata con un intro di violino collaborando col pubblico sulle note della celebre “Alla fiera dell’Est” per poi continuare in versione acustica su altri celebri brani non meno conosciuti: “Cogli la prima mela“,”Il ciliegio“, “Il dono del cervo” e “Sotto il tiglio“.
Momenti di gran coinvolgimento quando è arrivato il momento di “Confessioni di un malandrino”, musicando le parole del poeta Sergei Esenin; e quando Branduardi ha citato l’accoglienza, non senza polemiche, di “La donna della sera” (le parole iniziali: “Una tua ruga bella di stanchezza di più m’ intriga della giovinezza. Il seno che pende di più mi dà dei seni ritti di ben altra età”).
Chiusura con l’inquietante “Ballo in fa diesis minore“, altrimenti conosciuto come “La Morte”.
Un’esibizione che ha visto la presenza di molte persone, chi seduto su sedie, sul prato della Rocca Roveresca, sul muro…con grande afflusso e ovazioni per Branduardi e i suoi pezzi suonati su chitarra e sul violino (da lui ricordato come “strumento del diavolo“).
Un’esibizione di circa un’ora e mezzo, a prima vista breve, ma intensa e seguita con viva attenzione. E nella quale l’artista ha intervallato momenti di dialogo col pubblico su sè stesso (“sono un uomo molto inquieto“), sulla potenza vivificatrice della musica (“che concilia spirito e corpo“) e sul ruolo dell’artista in rapporto con l’uomo.
Si chiude in maniera egregia “Destate la Festa 2012”: un’edizione che ha visto una grossa partecipazione in tutte le serate dal 15 al 19 agosto, nei momenti di gioco, negli spazi culturali e agli stand gastronomici presso la Rocca Roveresca, cuore pulsante di Senigallia in questi giorni d’estate e non solo.
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