Dal 7 al 9 agosto è previsto l’apice del caldo per questa estate 2012:  è stato ribattezzato ‘Nerone‘ l’ultimo anticiclone di origine sahariana che sta imperversando sulla zona mediterranea. Le temperature reali si aggireranno in questi giorni sui 35-36 gradi, a causa però dell’afa e dell’umidità i gradi percepiti dalla popolazione potrebbero essere quasi 40.

In un comunicato ufficiale, la Protezione civile ha allertato Prefetture, Comuni e strutture sanitarie perche’ forniscano assistenza ai cittadini, soprattutto agli anziani e ai malati.

Le Marche addirittura possono ‘vantare‘ il primato nazionale di questa impennata di temperature: la colonnina di mercurio tra giugno e luglio ha segnato ben 3,8 gradi in più nel confronto con la media storica di riferimento.

Uno scarto climatico che, sottolinea Coldiretti, colloca la nostra regione al primo posto tra quelle più ‘calde’ rispetto al passato, con una media di 3,85 gradi in più , davanti a Umbria e Basilicata.

Nonostante il bel tempo e il sole ad oltranza giovi al turismo, sono diversi i settori che patiscono le alte temperature e la penuria di precipitazioni. In primis l’agricoltura; il girasole, una delle colture più presenti nella nostra regione con una superficie di 40mila ettari e una produzione di oltre 900mila quintali, ha registrato un calo produttivo certo del 20 per cento. Le altre colture che risentono maggiormente di questa crisi idrica sono le coltivazione di olivi e viti.

Diverse le cantine che,  per cercare di salvaguardare il raccolto,  stanno pensando di anticipare la vendemmia di alcune settimane.

In questa estate 2012 è crollata anche la produzione di latte: a causa delle alte temperature gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte, con un calo medio che nella nostra regione va dal 20 al 50 per cento. A poco servirebbero i rimedi adottati dagli allevatori come l’installazione di ventilatori e condizionatori nelle stalle.