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Senigallia, Oasi-Confartigianato non aderisce alla protesta dei bagnini

Bocciata l'iniziativa di SIB e FIBA: "Strumentalizzata dalle grandi imprese contro il Governo"

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O.A.S.I. Confartigianato non figura tra gli organizzatori dell’iniziativa di protesta di venerdì 3 agosto, indetta da altre associazioni di categoria. E’ quanto afferma il sindacato in una nota stampa all’indomani della protesta che vedrà bagnini e operatori tenere gli ombrelloni chiusi fino alle ore 11, in disaccordo con la normativa europea, la nota direttiva Bolkestein.

Il Presidente Nazionale Confartigianato Giorgio Mussoni e il Responsabile di O.A.S.I. Confartigianato Pesaro hanno confermato che nella Provincia di Rimini, ove gli operatori sono tutti associati ad O.A.S.I., non ci saranno scioperi. Stessa cosa – scendendo più a sud – per Gabicce, Fano e Marotta.
L’unica eccezione sarà Pesaro dove, per evitare una rottura del fronte balneare (Confartigianato-CNA), O.A.S.I. aderirà allo sciopero ribadendo però mediante un proprio volantino la propria posizione.

La nostra posizione – scrive Giacomo Cicconi Massi, segretario Confartigianato – in merito alla “vertenza rinnovi” è stata, ormai, ampiamente illustrata nel corso delle precedenti riunioni (tra cui l’Assemblea Nazionale e quella Provinciale di Pesaro) e proviamo a riassumerla così:

– L’Unione Europea ha, purtroppo, di recente, ribadito, in modo netto ed inequivocabile, proprio agli organizzatori dello sciopero di venerdì che non è possibile derogare all’applicazione della direttiva “Bolkestein”.
Di conseguenza, al momento, l’unica strada che abbiamo per mantenere le concessioni è rappresentata dal Decreto Legislativo che il Governo italiano si accinge a predisporre, in attuazione della Legge 217/2011 e con il quale saranno definiti i criteri di assegnazione delle concessioni.

– O.A.S.I. Confartigianato e le altre Associazioni che hanno organizzato lo sciopero, stanno proprio attendendo di essere convocate dai Ministri competenti per concertare il nuovo testo di legge. Si tenga conto che il Governo ha già manifestato, per bocca dei Ministri, l’intenzione di fare una legge che tuteli le concessioni demaniali preesistenti.
Ci sembra pertanto strategicamente poco intelligente attaccare, con lo sciopero, lo stesso Governo al quale stiamo chiedendo di predisporre un testo di legge, utile a rimediare ai disastri creatici da parte dell’Unione Europea.

– Inoltre la manifestazione del 3 agosto, oltre ad avere sbagliato interlocutore perchè diretta contro il Governo e non contro l’Unione Europea, è già stata e sarà strumentalizzata dalle grandi imprese balneari del centro-sud associate a SiB Confcommercio e a FIBA Confesercenti e che, come noto, operano su beni pertinenziali.
Queste grandi imprese balneari hanno fatto prevalere, all’interno delle loro Associazioni, l’esigenza di attaccare il Governo piuttosto che l’Unione Europea proprio perchè al Governo hanno già presentato un Disegno di Legge autonomo con il quale chiedono il RADDOPPIO del VOSTRO canone al fine di vedersi diminuito sensibilmente (almeno del 900 per cento) il LORO.

– Il problema, non ci stancheremo mai di dirlo, è sempre quello: si attacca il Governo, strumentalizzando una questione importantissima come quella dei rinnovi, per costringere lo stesso a ridurre gli aumenti dei canoni pertinenziali, ma lo fanno sulla pelle delle piccole imprese balneari come le vostre, alle quali sarebbe imposto, secondo le loro richieste, il RADDOPPIO dell’attuale canone.

Pertanto l’orientamento di O.A.S.I. Senigallia è quello di NON ADERIRE all’iniziativa“.

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