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Corinaldo, autocarro in transito danneggia un’auto

L'autista rintracciato solo grazie ai testimoni: l'importanza dell'aiuto da parte dei cittadini

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Nonna Michelina - Estate 2012
Roberto Rossetti

Testimoniare per permettere di risolvere un’ingiustizia è un chiaro dovere civico, anche se da piccoli era popolare una filastrocca, che recita più o meno così: “chi fa la spia non è figlio di Maria, non è figlio di Gesù, quando muore va laggiù“. Ma non fare la spia non è forse un sinonimo di omertà?

Quando si parla di omertà sono sempre tutti d’accordo su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Nella pratica, invece, questo comportamento fa parte sempre di più del nostro modo di pensare e di agire e si esprime ogni giorno nei rapporti interpersonali e anche nelle azioni più banali.

Il cittadino spesso decide di non vedere un incidente che non lo riguarda direttamente per non avere grane, per non finire schiacciato nelle maglie di una giustizia che può sembrare a volte lentissima e lontana dalla sua stessa funzione di accertamento della verità.

Ma il cittadino che qualche giorno fa ha assistito ad un incidente stradale a Corinaldo non ci ha pensato un attimo ed è corso a riferire alla Polizia Locale alcuni indispensabili elementi, che con un minimo di attività investigativa, ha portato a conoscere il conducente di un autocarro che, inavvertitamente aveva urtato un segnale stradale, buttandolo addosso ad un autoveicolo che transitava nella direzione opposta. Il conducente, benché non poteva non essersi accordo dell’accaduto, si era allontanato facendo finta di niente.

La Polizia Locale dell’Unione dei Comuni Misa-Nevola è stata messa in grado di risalire in brevissimo tempo al conducente, che è stato multato per non essersi fermato a fornire i propri dati e consentire le pratiche di risarcimento del danno causato. Il conducente si vedrà sottrarre anche 4 punti dalla patente.

Nel fatto in sé non ci sarebbe nulla di straordinario, se non fosse che oggi le persone tendono a non vedere (o comunque a non raccontare a chi di dovere) fatti che non li riguardano direttamente, per un preciso calcolo di convenienza personale, sono sempre di più, ma questo non risolve i problemi del prossimo, né aiuta le persone a fidarsi l’una dell’altra.

da Roberto Rossetti
Comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni Misa-Nevola

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