Tragedia a Capo Palinuro: quattro sub bloccati, almeno tre i morti
Si affievoliscono le speranze di recuperare vivo l'altro sommozzatore
Non c’è quasi più speranza di recuperare vivo l’ultimo sommozzatore e il conteggio dei sub ritrovati morti nella “Grotta del sangue” a Capo Palinuro (Centola, SA) sembra destinato a salire a quattro. Quattro sommozzatori rimasti bloccati nella grotta, all’interno di un cunicolo stretto, reso probabilmente torbido dal passaggio che avrebbe sollevato un po’ di fanghiglia. Questo avrebbe contribuito a far perdere l’orientamento ai quattro.
Le vittime. Si tratta di Andrea Petroni, romano di 41 anni, Susy Covaccini, di 36 anni, Douglas Rizzo, romano di 41 anni e Telios Panaghiotis, 23 anni, di origine greca e residente a Reggio Calabria.
Una tragedia consumatasi nella mattinata di sabato 30 giugno durante un’escursione subacquea organizzata da un diving center per una comitiva romana.
I quattro si erano immersi all’interno della grotta del sangue, così rinominata per la presenza di un batterio sulle pareti che dà questa colorazione. Intorno a mezzogiorno, non vedendoli risalire, altri sub hanno dato l’allarme e sono partite le ricerche. Tre dei corpi sono stati recuperati nel corso del pomeriggio di sabato 30.
In salvo gli altri sei escursionisti e tra questi anche il titolare del diving center, Roberto Navarra, ricoverato poi all’ospedale di Vallo della Lucania per un malore che lo ha colto per la tragedia.
Le ricerche. Al lavoro per tutto il giorno i sommozzatori della Capitaneria di porto, vigili del fuoco e volontari dei diving center, ma da quanto si apprende, sembra che anche l’altro sub avvistato non sia più in vita.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!