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Rapina a Montemarciano, arrestata la responsabile dell’aggressione

In manette una 20enne rumena. Proseguono le indagini dei Carabinieri per trovare il complice

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Foghis Ancuta-Bombonica, responsabile della rapina ai danni di un pensionato di Montemarciano

La responsabile della rapina ai danni di un pensionato di Montemarciano ha finalmente un nome ed un volto. Si chiama Foghis Ancuta-Bombonica, di nazionalità rumena, classe 1992, ed è stata arrestata dai Carabinieri di Senigallia lo scorso 1 giugno, a poche ore dall’accaduto, presso la stazione ferroviaria di Ancona.

La notizia si è avuta solo mercoledì 13 in seguito ad altri accertamenti su un complice, per ora latitante, con cui la donna nata Baia Mare (Romania) il 20 novembre 1992, senza fissa dimora, sembra abbia compiuto l’aggressione e la rapina ai danni del 68enne.

Nella notte tra il 31 maggio e il 1 giugno 2012 l’anziano è stato vittima di una feroce aggressione in cui ha seriamente rischiato la vita. La donna, 20 anni appena, conosciuta dall’uomo – Paolo Casagrande – fuori dalla chiesa di Chiaravalle dove chiedeva qualche moneta ai fedeli, era riuscita ad entrare nella casa dell’uomo in qualità di assistente nelle mansioni domestiche e facendosi conoscere con il nome di “Andra”.

Casagrande le dava un piccolo compenso per gli aiuti nel far la spesa e altre attività, talvolta la ospitava a casa. Viste le condizioni di povertà e appresa la notizia di un suo imminente ritorno in Romania, l’uomo ha pensato di darle altri soldi – oltre al “compenso” – come aiuto per il futuro.

Ma alla donna non è bastato. La sera del 31 maggio, con la scusa di essersi sentita male, la donna si è protratta fino a tarda sera nella casa del 68enne. Poco dopo la mezzanotte, mentre l’uomo guardava la tv, la donna è uscita prendendo le chiavi di casa, per poi rientrare a forza con l’aiuto di un complice.

E lì è iniziata la disavventura dell’uomo che è stato picchiato ripetutamente con pugni, calci e morsi. Con un filo della corrente è stato vittima di un tentativo di soffocamento, poi è stato colpito con un coltello al fianco sinistro, fino a che non ha perso i sensi, e infine immobilizzato.

I due, descritti come giovani dall’uomo, gli hanno rubato oggetti in oro e contanti, ma sono dovuti scappare quando hanno sentito i rumori e le voci degli inquilini dello stabile che hanno poi chiamato i soccorsi e i Carabinieri.

Dopo il ricovero all’ospedale di Senigallia, le condizioni dell’uomo sono via via migliorate fino a poter descrivere i due aggressori, anche se il complice solo sommariamente.

Subito attivati, i Carabinieri della locale Stazione di Montemarciano e del Nucleo Operativo della Compagnia di Senigallia hanno avviato un’intensa attività di ricerca dei soggetti e fermato la donna (riconosciuta in fotografia senza ombra di dubbio dallo stesso Casagrande) il 1 giugno nei pressi della stazione ferroviaria di Ancona.

Dopo poco è arrivata dall’Autorità giudiziaria l’ordine di carcerazione a Villa Fastiggi (Pesaro), mentre il 5 giugno successivo il Gip presso il Tribunale di Ancona ha applicato nei confronti della detenuta un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove si trova tuttora.

Continuano le indagini per individuare il complice della donna, ora latitante.

Commenti
Ci sono 4 commenti
Sveglia 2012-06-13 22:04:12
Ok,ha esagerato ed ha approffitato fin troppo della bontà dell'uomo.
Ma c'era bisogno di scrivere nome cognome data di nascita e la foto? cos'è un wanted?
Maurizio Tonini Bossi 2012-06-14 06:09:48
Credo che le regole etico/ morali di un buon giornalismo non sia quella dei "due pesi e due misure"; quì si afferma che questa donna "sembra abbia compiuto l’aggressione e la rapina ai danni del 68enne"; non vi è quindi ancora certezza assoluta sulla aggressione ma nonostante ciò di questa giovane Rumena si pubblica la sua foto e si cita nome e cognome. Non sempre questo accade ed è quindi lecito chiedersi se non si tratti di linciaggio morale, di caccia all'extracomunitario e di condanna giornalistica anticipata rispetto gli esiti della Magistratura.- Denuncio pubblicamente questi metodi di fare giornalismo.-
Pierluigi Perella 2012-06-14 09:17:24
per me hanno fatto benissimo...non mi sembra ci siano dubbi sui colpevoli e quindi che ben venga tutta questa chiarezza...vorrà dire che la cara signorina rumena prima di trovare altri posti di lavoro dovrà sudarsela come tutti gli italiani stanno facendo! poi esistono anche delinquenti nostrani...ma questa è un'altra storia!
Gabriele 2012-06-14 10:38:00
In questa storia come in tante altre c'è sempre l'immagine dell'uomo che fugge e si rende latitante e la donna compagna che ne paga le conseguenze,non è un caso che la ragazza esposta in prima persona agli occhi del signore che l'ha ospitata sia stata facile preda degli inquirenti Sarebbe auspicabile proseguire le indagini andare fino in fondo conoscere la verita e ottenere giustizia ,qualunque sia la posizione sociale di chi ha commesso questo infame gesto,delle foto e dei nomi si ottiene poco o niente salvo appagare il nostro curiosità. Riguardo i delinquenti di casa nostra beh c'è sempre un po più di tolleranza che nei confronti dei forestieri forse perchè questi ultimi ci fanno più paura.
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