Attentato di Brindisi: chiudere Internet per non dare istruzioni?
Attentatori fai da te. E il blogger Claudio Messora di Byoblu.com se la prende col Corriere della Sera
Dunque avete capito bene? Prendente nota: recuperate un paio di bombole di GPL. Le svuotate. Poi comprate 10 kg di polvere da sparo per ogni bombola. Magari evitate di comprarle tutte dal vostro rivenditore di fiducia: qualche etto qua e un chiletto là, giusto per non dare nell’occhio.
Poi comprate delle lampadine comuni da 12 volt, di quelle a incandescenza, un po’ di filo elettrico, una batteria da auto, una centralina elettronica di facile reperibilità e un telecomando sulle Pagine Gialle.
A questo punto non vi resta che mettere la polvere pirica nelle bombole, aggiungere una lampadina cui avrete precedentemente rotto il vetro e che avrete collegato a una coppia di fili elettrici, collegare i fili alla batteria passando per la centralina e sistemare per bene il tutto sotto al vostro culo malato. E siete pronti per farvi saltare in aria con il telecomando delle Pagine Gialle.
Come dite? Così si finisce per dare utili elementi agli psicopatici per costruire ordigni esplosivi? Avete perfettamente ragione! Ma non rifatevela con me: queste istruzioni sono pubblicate per filo e per segno sui maggiori quotidiani a diffusione nazionale. Nella fattispecie, sono disponibili a pagina 20 del Corriere della Sera di venerdì 8 giugno 2012.
No, giusto per sfatare i luoghi comuni secondo i quali internet va regolamentata perché si trovano le istruzioni per costruire le bombe e, ove necessario, va censurata.
Ora che facciamo: chiudiamo per coerenza anche il Corriere della Sera?
Fonte: Byoblu.com
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