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Emilia, lutto nazionale dopo la scossa di magnitudo 5,1 del 3 giugno

A rendere ancora più critica la situazione l'ondata di maltempo in arrivo

Autospurgo Quattrini - Marotta-Mondolfo (Pesaro)
La Torre di Novi crollata dopo l'ultima scossa di magnitud0 5,1

Il 4 giugno è stata indetta una giornata di lutto nazionale per le 17 vittime che hanno perso la vita nel terremoto del 29 maggio.

Come se non bastasse la crisi simica che ha flagellato tutta la regione con ben 5 scosse superiore alla magnitudo 5, per le prossime ore  è prevista un’ondata di maltempo che metterà ulteriormente a dura prova migliaia di emiliani sfollati che oggi vivono in tenda.

Intanto, la Protezione civile, per cercare di rendere meno difficile le condizioni degli sfollati, sta allestendo altri posti letto nelle palestre per accogliere almeno parte dei terremotati delle tendopoli.

Continua nel frattempo la conta dei danni dell’ultimo terremoto che il 3 giugno alle ore 21.20ha fatto crollare la Torre di Novi, diventata oramai simbolo di una terra dilaniata dal sisma. Ulteriori crolli sono stati registrati nella zona rossa delle cittadine già chiuse ai residenti.

Nuove scosse di assestamento sono state avvertite nella mattinata di lunedì 4: di magnitudo 3,9 alle 8.55, di 3,4 alle 9.04 e di 3,2 alle 9.21

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