Senigallia: Rifondazione aderisce alla manifestazione sull’acqua pubblica
Rebecchini: "si continua a non rispettare la volontà dei cittadini"
Si rispetti la volontà dei cittadini.
In Italia stiamo assistendo ad un comportamento senza precedenti ovvero si continuano ad applicare norme abrogate per via referendaria.
Sebbene il 12 e 13 giugno 2011 la maggioranza del corpo elettorale abbia eliminato la disposizione che stabiliva una «adeguata (il 7%) remunerazione del capitale investito» da garantire ai gestori dei sistemi idrici, questa norma è ancora applicata.
Tutti i soggetti politicamente responsabili dovrebbero, dopo il referendum, imporre alle aziende regole di gestione estranee alle logiche del profitto.
Assistiamo increduli all’immobilismo di quasi tutte le forze politiche che durante la campagna referendaria hanno ufficialmente sostenuto i quesiti, viene da chiederci se oggi il ruolo della politica sia quello di esercitare le volontà espresse dalle banche e dalle leggi inique del mercato oppure quella generale costituita dal popolo.
Ecco perché il 2 giugno ci sarà una nuova manifestazione nazionale, promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, a cui noi abbiamo aderito, dal titolo “La Repubblica siamo noi” per chiedere l’attuazione dell’esito referendario e per richiamare il Presidente della Repubblica circa la necessità che la volontà popolare e il voto vengano fatti rispettare.
E a livello locale che succede? Ai cittadini di Senigallia, già gravati da forti aumenti della tariffa dell’acqua negli ultimi anni, si aggiunge nel 2012 un nuovo aumento di oltre il 6,5%, mentre per effetto del Referendum ci si aspettava l’eliminazione dalla tariffa della “adeguata remunerazione del capitale investito”, appunto del profitto garantito del 7%.
E’ necessario scegliere da che parte stare.
A Senigallia come gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista assieme al gruppo di Partecipazione abbiamo presentato una mozione per il rispetto dell’esito referendario.
Oggi mentre è in atto una raccolta di firme da parte del comitato cittadino per l’acqua pubblica, chiediamo all’amministrazione comunale di intervenire per rendere possibile la immediata restituzione ai cittadini della quota del 7% ingiustamente e illegalmente percepita dalla Multiservizi S.p.A. e l’ eliminazione della stessa dalle prossime bollette e intanto lavorare per il superamento della S.p.A. in azienda consortile pubblica per scongiurare in modo certo un futuro ingresso di aziende private.
E’ ora che l’Amministrazione comunale di Senigallia che fa parte della Multiservizi S.p.A. , si attivi in modo concreto per l’attuazione del risultato referendario che non dovrebbe certo essere discrezionale.
Al governo e alle amministrazioni spetta il compito di trovare il modo di applicare correttamente questa decisione, non certo quello di decidere se e in quali circostanze applicarla.
Non accettiamo che si faccia finta di niente, è ora di applicare l’esito referendario, i cittadini sono stanchi di essere presi per i fondelli.
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