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Basket: numeri e pagelle di Goldengas Senigallia-Mobyt Ferrara

Tutti ampiamente oltre la sufficienza i ragazzi di coach Regini

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Pallacanestro Senigallia 2011-2012

Maddaloni:

10 punti in 29′, con 3 assist e 4 rimbalzi ad impreziosire la serata del play senigalliese apparso sempre lucido. Voto 7


Penserini:
simbolo del giusto atteggiamento senigalliese. Perché segna tanto (23 punti) e da ogni posizione, ma è anche feroce nel recuperare palloni in difesa (5). 27 in valutazione, MVP della gara. Voto 8
Magrini:
sbaglia molto da fuori (3/11), ma il suo apporto è pesante e prezioso tra la fine del secondo e l’inizio del terzo quarto, quando la Goldengas va definitivamente in fuga. 13 punti per l’ex Stamura. Voto 7
Pierantoni:
chiude con 1/5 da due, ma fornisce una grande apporto in difesa (4 recuperi) facendo come sempre il suo a rimbalzo. Per valutazione (13), il migliore dopo Penserini. Voto 7
Facenda:
come in gara 1, rimane sotto le sue medie abituali, accumulando 6 palle perse. Ma è vivo e presente come dimostrano il tap-in che sulla sirena del terzo quarto fissa il massimo vantaggio sul + 23 e i 5 rimbalzi che contribuiscono a limitare la forza fisica ferrarese nei pressi del tabellone. Voto 6.5
Monticelli:
gioca 19′ nei quali non trova il canestro su azione ma fa anche lui la sua parte con 2 palle recuperate e un 3/3 assai prezioso dalla linea dei liberi quando la gara è ancora aperta. Voto 6+
Stefanini:
dopo le buone cifre di gara 1, perde un paio di palloni ma negli 8′ in campo non sfigura, accumulando comunque 2 rimbalzi ed 1 assist che lo fanno chiudere con valutazione positiva. Voto 6+
Di Donato:
infila una tripla e butta in campo il solito agonismo, sopperendo anche contro un team dalla notevole stazza ai suoi limitati centimetri. Regini gli concede 20′ nei quali strappa anche 4 rimbalzi (2 in attacco) e subisce 3 falli, chiudendo con valutazione positiva e un plus/minus di 8 che è fedele testimonianza del suo apporto. Voto 6.5

Savelli e Girolimetti:

non entrano, ma nel successo c’è anche il loro contributo come di tutto l’ambiente che ha evidentemente ben preparato in sole 48 ore una sfida da “dentro o fuori”.

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