Senigallia, ‘Un tetto’ cerca famiglie disposte ad accogliere bambini bielorussi
Dal 28 settembre al 29 ottobre sarà possibile fare questa esperienza di accoglienza
Ritorneranno i bambini bielorussi di Litva. Dal 28 settembre al 29 ottobre si sta preparando infatti l’ospitalità cercando in particolare famiglie disposte a fare questa esperienza di accoglienza.
Grazie alle famiglie ospitanti, a una rete costruita nel tempo, e grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale questa esperienza è ormai giunta al suo undicesimo anno. L’Associazione “Un Tetto” ha avviato infatti un gemellaggio con la scuola del villaggio di Litva in Bielorussia, distante circa 80 km da Minsk.
Litva si trova nella zona contaminata dalla nube radioattiva conseguente l’esplosione di Cernobyl e un soggiorno lontano da quella zona ed una alimentazione sana e varia può ridurre tali conseguenze fino all’80%. Il Comune di Litva ha circa 1000 abitanti dislocati in 14 villaggi; il più grande, Litva, di 300 abitanti è sede del Comune e della Scuola ed è estremamente povero, vivendo di una agricoltura molto scarsa, purtroppo non sempre sufficiente al fabbisogno locale.
Il progetto di gemellaggio ha tre finalità strettamente connesse tra loro con lo scopo di sostenere Litva e in particolare i ragazzi. La prima finalità è quella di ospitare i bambini bielorussi in Italia presso famiglie disponibili durante il periodo scolastico, per migliorare le loro condizioni di salute precarie a causa dell’esplosione della centrale radioattiva di Chernobyl con un duplice scopo: sanitario o, come viene definito in Bielorussia, di risanamento (la permanenza in Italia per un mese risana e rigenera l’organismo dei ragazzi) e culturale, perché conoscere esperienze all’estero può diventare per i ragazzi bielorussi un incentivo per la loro vita e per il loro paese.
La seconda finalità è quella di sostenere i progetti per gli alunni che promuove la scuola di Litva, unico punto di riferimento confortevole ed adeguato ai loro bisogni. Progetti di carattere umano (come il sostegno economico a famiglie perché potessero accudire un altro bambino, proprio come un affido) e di tipo tecnico (l’acquisto di strumenti come computers, televisione, materiale per la cucina e altro).
Infine terza finalità è dare sostegno a una comunità che vive senza speranza per il futuro, vista la sua condizione di declino sociale ed economico, soprattutto mediante l’appoggio alla scuola e la vicinanza umana. Per quello che riguarda l’ospitalità in Italia, durante il periodo scolastico vengono invitati in Italia i ragazzi della scuola di Litva e di altre due scuole limitrofe. Quest’anno i bambini saranno circa 20 e saranno accompagnati da due insegnanti e da un’interprete che garantisce la comunicazione con i minori e che è raggiungibile in ogni momento dell’ospitalità. Durante la giornata i bambini frequentano una scuola della città in un paio di classi per conto loro fino al dopo pranzo, poi stanno in famiglia e fanno la stessa vita delle famiglie presso le quali stanno. Cosa viene chiesto alle famiglie? Di accogliere un bambino o una bambina “come se” fosse uno di casa.
Le famiglie vengono sostenute prima, durante e dopo l’ospitalità con incontri di gruppo e personali. A livello economico è chiesto di mantenere il bambino durante il mese e di pagare il viaggio aereo e le spese assicurative (400 euro). Se la famiglia è disponibile all’accoglienza ma si trova in difficoltà per coprire la quota, lo comunichi all’Associazione che si adopererà per farsi carico del costo. E’ possibile collaborare anche dando la disponibilità a sostenere un’altra famiglia che ospita e a sostenere in modo economico il progetto. Il modo migliore per chiedere informazioni è mandare una mail all’Associazione: associazioneuntetto@libero.it
ASSOCIAZIONE “UN TETTO” Gruppo per l’affido e l’accoglienza dei minori via Gramsci 17 – 60019 Senigallia tel + fax 071659388 –
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