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Caso Orlandi, indagato anche l’ex rettore della Basilica di Sant’Apollinare

Per Mons. Pietro Vergari l'accusa è di concorso nel sequestro della giovane

Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983

Anche un ex rettore tra gli indagati nell’inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi, la figlia di un messo del Vaticano, della quale non si sa piu’ nulla dal giugno 1983.

Si tratta di Mons. Pietro Vergari, ex rettore della Basilica di Sant’Apollinare dove, fino a lunedi’ scorso, e’ stato sepolto Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana ucciso 22 anni fa in un regolamento di conti.

L’iscrizione dell’ex rettore viene definito dalla Procura di Roma ‘un atto dovuto‘; per l’alto prelato si ipotizza un concorso nel sequestro della giovane, che all’epoca aveva 15 anni. Nel 2009 Mons. Vergari fu sentito dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Simona Maisto sui motivi che avevano determinato la sepoltura di De Pedis nella Basilica che si trova nel centro di Roma. Mons. Vergari spiegò, tramite il suo sito online, che De Pedis veniva piu’ volte nella chiesa’ e che lo aveva ‘aiutato molto per preparare le mense che organizzava per i poveri’.

L’inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi conta altri indagati: tra questi Servio Virtu’, gia’ autista di Renato De Pedis, Angelo Cassani, detto ”Ciletto”, Gianfranco Cerboni, detto ‘Gigetto’ ”, tutti in qualche modo legati alla banda del crimine attiva a Roma negli anni ’70/’80 e Sabrina Minardi, ex amante di De Pedis e supertestimone che ha ricollegato la sparizione di Emanuela alla Banda della Magliana.

Commenti
Ci sono 3 commenti
O. Manni
Paul Manoni 2012-05-19 10:02:11
Esistono fortissimi sospetti da parte degli inquirenti, che la Banda della Magliana abbia rapito Emanuela Orlandi (cittadina vaticana), per chiedere un riscatto finalizzato alla restituzione dei soldi che la Banda riciclava attraverso lo IOR, ma che lo IOR era "temporaneamente" impossibilitato a restituire a causa del crack del Banco Ambrosiano (Calvi, Sindona, Marcinkus, ecc, ecc), e dello sperpero di denaro delle casse del Vaticano, da parte di Giovanni Paolo II (Santo subito!!), che in quel preciso periodo finanziava Solidarnosc in Polonia e Videla in Argentina, nella sua personalissima lotta al Comunismo.
Enrico De Pedis detto "Reantino", rientra in questo quadro, in quanto avrebbe facilitato la conciliazione della Banda con il Vaticano, e la ripresa di quel loro rapporto basato sul riciclaggio di denaro sporco.
Nulla di particolarmente scandaloso se la Chiesa considera "grande benefattore", il criminale, spacciatore, rapinatore, assassino e mafioso, De Pedis...Per il loro dio "trino", ma soprattutto per il loro unico dio "QUATTRINO", questo ed altro..!
Emanuela Orlandi e' solo l'ennesima vittima che e' stata sacrificata in quell'altare...La sua unica sfortuna e' stata quella di possedere un passaporto sbagliato.
O. Manni
Paul Manoni 2012-05-19 10:03:35
E' impossibile non trovare il nesso logico di ciò che sia successo in quegli anni, compreso il rapimento della Orlandi, semplicemente leggendosi tre libri inchiesta.

I tre libri sono:
- “Finanza Cattolica” di Ferruccio Pinotti.
- “Wojtyla Segreto” sempre di Ferruccio Pinotti e Giacomo Galeazzi.
- “Vaticano S.p.a.” di Gianluigi Nuzzi (il seguito di questo libro sta per uscire a giorni).

E’ tutto assolutamente scritto lì in modo piuttosto chiaro. E’ praticamente come avviare un film che racconta un pezzo importante di storia criminale d’Italia. Con tutti i suoi protagonisti. Sindona, Calvi, Licio Gelli e la P2, Umberto Ortolani, la mafia e Pippo Calò, Flavio Carboni, Banda della Magliana, cardinali senza scrupoli, lotte di potere interne al Vaticano, il “presunto” sequestro Orlandi.
Non solo Wojtyla protesse strenuamente Marcinkus evitando di consegnarlo alla giustizia italiana che intendeva interrogarlo per il crack dell’Ambrosiano, ma si servì di Marcinkus e dei soldi sporchi del Banco, diretto dal piduista e massone Roberto Calvi, manovrato oltre che dalla P2, anche dalla mafia, per finanziare Solidarnosc ed altri movimenti anticomunisti come quello di Videla in Argentina che fece scomire (desaparecidos) oltre 8000 persone.
O. Manni
Paul Manoni 2012-05-19 10:05:23
Se dovessi consigliare solo uno di quei libri, non ho dubbi sul fatto che “Finanza cattolica” sia quello migliore. In quel libro, nulla è taciuto, a partire dalla nascita del potere cattolico in Italia fino al secondo dopoguerra e ad oggi.
Il rapporto malato fra Banco Ambrosiano e IOR, la pianificazione dell’omicidio Calvi da parte di Marcinkus e la mafia, l’ assalto al Corriere della Sera, la nascita delle banche popolari e la conquista di un pezzo di mercato delle assicurazioni (La Cattolica assicurazioni per esempio, e’ l’unica assicurazione italiana che funziona come una cooperativa, e si usufruisce dei suoi servizi solo presentando il certificato di battesimo!!), lo sviluppo della rete dell’ Opus Dei), lo scontro violento con la finanza laica (Mediobanca di Cuccia), i legami e le collusioni con la grande impresa (anche quella dei clamorosi crack tipo Parmalat e Cirio), il rapporto con l’impero berlusconiano e lo strapotere di CL.
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