Ostra, il Sindaco Olivetti interviene sulle polemiche riguardo la Smart Town
"Polemica in malafede da chi non sopporta l'operatività dell'attuale giunta comunale"
La polemica scatenata negli ultimi giorni, sui giornali, dalla minoranza sul progetto Smart Town adottato dal Comune di Ostra è assolutamente strumentale ed ordita in malafede da chi non sopporta l’operatività dell’attuale giunta comunale.
Sin dalla sua elezione, l’attuale amministrazione comunale aveva posto l’attenzione sull’illuminazione pubblica.
In particolare aveva segnalato la vetustà e quindi la pericolosità di molti pali della luce presenti sul territorio, nonché la necessità di adottare un sistema che potesse ridurre effettivamente il consumo dell’energia elettrica, così da avere meno costi per l’economia comunale ed un minor onere ambientale.
L’attuale giunta ha così conferito mandato agli uffici comunali di reperire una unica soluzione ad entrambi i problemi, in modo da poter individuare un sistema che avesse potuto coniugare la necessità di una riduzione dei costi dell’illuminazione pubblica e nel contempo la necessità di eliminare ogni insidia per i cittadini, sostituendo il gran numero dei pali della luce precari e pericolosi, che si trovano nel territorio comunale.
E’ stato così che dopo mesi di attente ricerche l’Ufficio Lavori Pubblici, guidato prima dall’Ing. Libanori ed oggi dall’Ing. Vescovo, ha individuato nel progetto Smart Town la soluzione alle esigenze della popolazione ostrense.
Non si tratta di un semplice strumento di risparmio energetico (vitale e fondamentale per qualsiasi paese) , ma molto di più, perché attivandolo permetterà la sostituzione dei circa 170 pali della pubblica illuminazione, vetusti e pericolanti, negligentemente trascurati dalla precedente amministrazione che ha guidato Ostra negli ultimi 10 anni (tanto che il rischio che qualche palo potesse cadere, causando gravi danni all’incolumità della popolazione, era ed è estremamente elevato).
Contemporaneamente il sistema scelto permetterà, anche, di avere una piattaforma sulla quale installare, in futuro e con estrema facilità, sistemi di video sorveglianza, anche in collaborazione con privati, andando così a rispondere a quella impellente ed attuale necessità di sicurezza sempre più avvertita dai cittadini. Da ultimo il progetto permetterà la connettività, in quanto l’intero impianto diventerà una rete lan, che consentirà un investimento serio per la comunicazione su tutto il territorio comunale servito dalla pubblica illuminazione, anche in un’ottica futura.
E’ ovvio che poter perseguire questo tipo di obiettivo rappresentava una mera chimera, in questa fase di grandi difficoltà economiche da parte degli enti pubblici, che non riescono più a reperire finanziamenti necessari per poter investire in settori vitali quali quello dell’illuminazione, della sicurezza, della comunicazione.
Anche sotto questo aspetto, il progetto individuato dagli uffici comunali ha il vantaggio di nascere come progetto ad impatto zero sul bilancio dell’ente (di fatto il costo annuo delle rate, IVA ed interessi impliciti inclusi dovrebbe essere addirittura leggermente inferiore al risparmio, che si conseguirà sui costi da sostenere per l’energia elettrica e per la manutenzione degli impianti). Va infine sottolineato che un’ulteriore garanzia per la cittadinanza è dato dal fatto che il perfezionamento del contratto è subordinato ad un progetto pilota che a giorni verrà iniziato, per verificare preventivamente l’effettivo risparmio ottenibile.
Pertanto il progetto Smart Town rappresenta l’unica forma che permette di ridurre i costi e di reinvestirli allo stesso tempo su obiettivi di assoluta urgenza. L’attuale minoranza, dunque, anziché creare falsi allarmi e gettare fango su chi sta quotidianamente adoperandosi per risolvere i principali problemi della città, avrebbe fatto meglio a riflettere sui tanti, troppi, anni di assoluta inerzia in cui Ostra (in un periodo in cui le risrse comunali erano davvero abbondanti) è vissuta sotto la precedente amministrazione.
Se si fosse agito in modo analogo allora, oggi, in un momento di grave crisi economica, non ci si sarebbe dovuti certo preoccupare della sicurezza e del costo dell’illuminazione pubblica.
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