Consiglio di Stato: sentenza pro Comune di Senigallia sull’Immobiliare Moro
Confermata la precedente sentenza del TAR Marche
Il Consiglio di Stato (Sezione Quinta) ha confermato in appello le ragioni del Comune di Senigallia in una causa amministrativa già promossa in primo grado presso il T.A.R. delle Marche dalla Immobiliare Moro s.r.l. La questione risale all’aprile 1999, quando il Comune di Senigallia annullò la concessione edilizia rilasciata all’impresa due anni prima (aprile 1997) per la costruzione di un edificio turistico residenziale sul lungomare Mameli.
La decisione di annullamento dell’Amministrazione era motivata dal mancato rispetto del nuovo indice di utilizzazione fondiaria che era stato introdotto dal Consiglio Provinciale nel 1996.
Il TAR Marche respinse il primo ricorso della ditta (sentenza n° 1151 del 2000), la quale propose però ricorso al Consiglio di Stato, che ha discussa la causa il 17 gennaio scorso.
La sentenza relativa è stata depositata nei giorni scorsi, il 20 aprile, ribadendo che nei suoi vari punti il ricorso formulato in appello risultava infondato e andava perciò respinto.
La motivazione, in estrema sintesi, sottolinea il fatto che “in materia urbanistica le esigenze del ripristino della legalità sono idoneo supporto all’esercizio dell’autotutela” da parte di un’amministrazione.
E in questo senso, appunto, si è orientato il Comune di Senigallia.
La sentenza del Consiglio di Stato (n° 2322/2012), respingendo l’appello, ha pertanto condannato la Immobiliare Moro s.r.l. al pagamento di 3.000 euro, oltre accessori di legge, al Comune di Senigallia per le spese di giudizio.
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