Vanessa Scialfa, la ragazza  scomparsa martedì 24 aprile ad Enna è stata trovata morta. Il corpo sarebbe stato ritrovato sotto a un cavalcavia, il viadotto Morello, lungo la strada statale per Caltanissetta nella mattinata del 26 aprile.

Le forze dell’ordine hanno risolto in poco tempo il giallo, individuando nel fidanzato l’omicida, che l’ha strangolata e si è disfatto del cadavere in una zona isolata, a circa 15 km dal capoluogo, dove difficilmente Vanessa avrebbe potuto arrivare a piedi.

Durante gli interrogatori in questura, il fidanzato della ragazza Francesco Lo Presti è crollato, confessando il delitto, quando gli investigatori gli hanno fatto credere di avere ritrovato Vanessa viva. L’uomo, che stando anche al suo racconto, era stato l’ultimo a vedere la ragazza viva, è scoppiato in lacrime affermando di avere strangolato la ragazza con un cavo, in seguito a un litigio di coppia. L’omicida ha anche aggiunto di aver assunto cocaina prima di uccidere la ragazza e di caricarne il corpo in macchina per poi gettarlo dal cavalcavia sotto il quale Vanessa Scialfa è stata rinvenuta senza vita.