Liverani: “Sicurezza e ordine pubblico a Senigallia…quasi inesistente!”
"Il crescendo di delinquenza sta raggiungendo numeri intollerabili e nessuno fa nulla"
Sembra quasi impossibile, ma invece è preoccupatamente vero: a Senigallia il crescendo di delinquenza sta raggiungendo numeri intollerabili, l’ordine pubblico scarseggia tale e quale gli euro nelle tasche dei senigalliesi. E come sempre nessuno fa nulla, ma proprio nulla!
Furti negli appartamenti, rapinea mano armata, scippi a volontà, parcheggiatori abusivi in quantità industriale, zingari che molestano i cittadini ovunque per la città: davanti alle chiese e lungo il corso per il solito obolo! E anche dicendogli cortesemente di no, insistono!
Sono mesi che noi della Fiamma Tricolore denunciamo e poniamo all’attenzione del sindaco Mangialardi questa escalation di delinquenza, ma ogni volta che lo diciamo, o meglio, ogni volta che proviamo a dire qualche cosa, veniamo tacciati di troppo allarmismo.
Basta leggere i quotidiani locali, ogni giorno raccontano la verità di quanto sta accadendo nel comune di Senigallia. Quanto tempo vogliamo ancora aspettare nel prendere provvedimenti? Ma è proprio così difficile o si vuole rimanere chiusi nel proprio orticello senza prendere coscienza del problema?
I cittadini sono stufi, e lo manifestano scrivendo lettere ai giornali in cui si evidenzia il disagio e la paura, ce ne accorgiamo solo noi, solo noi leggiamo i giornali? C’è chi propone l’intervento dell’esercito, ma guai a dirlo a Senigallia, ci sono esponenti della Giunta cittadina che sono più vetusti e antichi di Cartagine e pensano che si voglia militarizzare la città.
Ma così non è: questo lo può pensare chi non ha saputo opporsi all’Area Vasta e al depotenziamento del comparto Sanità o non è riuscito a far diminuire le decine di disservizi del nostro ospedale, lo può pensare chi lancia caramelle dal palco della festa di carnevale, lo può pensare chi non è in grado di risolvere un semplice problema come quello dei sacchetti dell’organico che mancano ormai da sei mesi, lo può pensare chi vuol tartassare a suon di IMU, la nuova tassa voluta dal Governo Monti.
I militari che girano a due o tre, che effettuano la classica ronda, permettono di abbassare di molto i numeri di tutta la delinquenza: sono dati del Ministero degli Interni. Invece di parlare di piste ciclabili impossibili ad una corsia, chiediamo al sindaco: che cosa ha in mente per arginare il problema della delinquenza in aumento in maniera esponenziale?
Possibile che questa amministrazione non vuole capire che il tasso di delinquenza a Senigallia è dovuto al fatto che si è abbassato il livello di guardia, che i delinquenti vengono in massa ben sapendo di farla franca in quanto le contromisure sono scarse o nulle!
Ci dispiace dirlo, ma a Senigallia non esiste un vero piano di lotta contro il crimine e di ripristino dell’ordine pubblico ed il motivo è elementare: il signor Sindaco, Maurizio Mangialardi, è prigioniero dell’ala più ideologizzata della sua maggioranza, che non vuol minimamente affrontare il problema in maniera obiettiva. Peccato perché a pagarne le conseguenze saranno solo ed esclusivamente i cittadini.
La sicurezza e l’ordine pubblico si ottengono se si è capaci di individuare a seconda dei casi l’azione più corretta, scegliendo in maniera intelligente tra interventi amministrativi e di contenimento realizzando, in tal modo, le politiche integrate.
Il controllo del territorio non appartiene soltanto allo Stato, ma deve necessariamente impegnare le autorità locali in perfetto accordo e sinergia con le forze di polizia. La repressione si coniuga con la prevenzione, e i poteri delle autonomie locali sono tali, viste le innumerevoli leggi al riguardo, da attribuire loro un ruolo importante sia in una direzione che nell’altra.
E’ assolutamente indispensabile garantire la sicurezza dei cittadini ed anche il pieno e totale rispetto della legalità; affinché ci sia integrazione vera (non basta solamente parlarne, ma bisogna anche saper agire, vero Assessore Volpini?), occorre prima di tutto ristabilire il criterio secondo cui le nostre città sono aperte a coloro che effettivamente ne hanno diritto, e non a chi delinque o è un abusivo.
Dunque no alla violenza, si all’integrazione anche perché se non si rispetta la legalità, si crea una situazione di discriminazione tra chi è legale e chi è illegale, e quindi di alto rischio sociale. Non si tratta di essere né permissivi, né intolleranti, ma al contrario va riscoperta la giusta misura della giustizia, che chiede legalità e sicurezza e allo stesso tempo ottiene solidarietà, concordia e integrazione.
La Fiamma Tricolore, nei prossimi giorni si farà promotrice di serie iniziative, in perfetto accordo con le leggi italiane, sperando che questo possa, una volte per tutte, a far uscire dal totale immobilismo questa Giunta!
I cittadini la pensano alla stessa maniera?
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