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Senigallia, Partecipazione e Rifondazione contrari a IMU e a nuova IRPEF

"Scelta ingiusta e anticostituzionale, non si deve seguire a senso unico il governo Monti"

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Nella tarda serata di giovedì 209 marzo, il Consiglio Comunale ha approvato – col nostro voto contrario – la nuova IMU, la tassa di soggiorno e l’addizionale IRPEF in ottemperanza di una manovra governativa che, pesando ulteriormente sui ceti popolari e sulle aziende, indebolirà i consumi, accentuerà la recessione e la spirale perversa che vede all’aumento delle tasse corrispondere la crescita del debito pubblico.La Giunta e la maggioranza, a onor del vero, hanno parzialmente cercato di limitare i danni sugli alloggi affittati a canone concordato e sulla prima casa (0,4%), ma l’ulteriore sgravio di 50 euro a favore di chi possiede solo la casa che abita è appeso ad un cavillo giuridico e, inoltre, hanno aumentato l’indice su tutte le attività produttive dallo 0,76% governativo allo 0,79%, ad eccezione degli alloggi nuovi e invenduti delle imprese costruttrici per i quali è rimasto inspiegabilmente fermo allo 0,76%.

Anche l’IRPEF comunale subirà aumenti. La fascia di reddito compresa tra 15.000 e 28.000 euro lordi passa dallo 0,4% del 2011 allo 0,5%; quella tra 28.000 e 55.000 – lordi – in sostanza raddoppia passando dallo 0,4% del 2011 allo 0,78, raggiungendo di fatto il massimo dell’aliquota consentita per i comuni (0,80%) al pari delle altre due fasce superiori.

Si tratta di una scelta sbagliata e iniqua, che non rispetta la progressività indicata dalla Costituzione e dal buon senso, non ripagata dall’esenzione totale dei redditi fino a 15.000 euro lordi, finalmente introdotta dopo ripetute proposte da parte nostra, sempre cassate negli anni passati.

C’è infine l’introduzione della tassa di soggiorno, rispetto alla quale – pur non essendo noi contrari per principio – abbiamo avanzato fondate obiezioni di opportunità perché non verrà applicata nelle regioni limitrofe (Emilia-Romagna e Abruzzo), concedendo a queste una attrattiva in più in un contesto di un prevedibile contenimento della domanda turistica dovuta alla recessione in atto.

La questione degli investimenti necessari al sostegno della stagione turistica cittadina va basato sulla nuova soluzione, prospettata nel dibattito di queste settimane, che mette insieme il pubblico e tutto il privato che vive col turismo, per il reperimento delle risorse utili a qualificare sempre meglio il nostro territorio.

Siamo convinti che il centro sinistra e gli enti locali debbano trovare altre strade e che non sia più sostenibile la politica a senso unico del governo Monti.

Per i comuni si tratta di studiare e praticare insieme scelte che mettano in discussione e infrangano il patto di stabilità imposto da Berlusconi prima e da Monti oggi, in direzione della riqualificazione della spesa sociale e delle politiche a sostegno sia delle attività economiche tradizionali sia di quelle nuove (agricoltura e distribuzione locali, produzione e risparmio energetico, riqualificazione edilizia, cultura e turismo, sostegno alle produzioni artigianali locali).

Altrimenti non c’è storia, ma solo declino pagato sempre più duramente a partire da chi ha meno.

di Paolo Battisti, Roberto Mancini, Luigi Rebecchini
Consiglieri di Partecipazione e di Rifondazione Comunista

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