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Due anni di Giunta Mangialardi a Senigallia: atto II

La parola passa a Maurizio Perini (Gruppo Misto): "Riallocare le risorse a favore di famiglie ed imprese"

Area Forma e Colore
Maurizio Perini e Maurizio Mangialardi

Seconda puntata per la serie di interviste che Senigallia Notizie ha voluto pubblicare in occasione dei primi due anni della Giunta Mangialardi. Questa volta è il turno del consigliere del Gruppo Misto, Maurizio Perini, fuoriuscito dal PdL prima di entrare in Consiglio. Dopo l’odg per il mantenimento del Giudice di pace a Senigallia, Perini si è espresso nel corso dell’intervista favorevolmente verso l’amministrazione su diversi aspetti, sottolineando però come sugli elementi cruciali – come la sanità o l’occupazione – ci sia da lavorare ancora tanto.

1) Due anni fa l’elezione a Sindaco di Senigallia di Maurizio Mangialardi. Elezioni vinte grazie all’apporto di una coalizione vasta e compatta su quasi tutti i fronti a parte qualche piccola eccezione. Che giudizio dà dell’operato della Giunta e della maggioranza accusata spesso di alzare la mano apaticamente?

Credo che ognuno di noi risponda delle proprie scelte ai propri elettori; personalmente ritengo che quando si sottoscrive un programma occorra portarlo fino in fondo. Vedo tuttavia maggiore dinamismo all’interno dei partiti e delle segreterie che nei gruppi consiliari, come dimostra la giusta e condivisibile uscita del segretario Pd Allegrezza, che ponendosi in aperto contrasto con una linea di ineluttabilità rispetto alla tassazione Imu, si rivolge personalmente al Sindaco piuttosto che ai gruppi.

2) I due bilanci che la squadra di Mangialardi ha elaborato risentono in maniera pesante dei tagli ai trasferimenti, del patto di stabilità e della crisi economica: si poteva fare di meglio? Che voci non la convincono e su cosa invece ha fatto bene ad insistere l’Amministrazione?

Ogniqualvolta si tocca il tema dei soldi, si rimane intrappolati nello schema “non ci sono soldi, non chiedete”. Certamente la crisi è drammatica, ma se il bilancio viene inteso solo come strumento di spesa anziché di sviluppo come si può pensare di ripartire. Insomma riallocare le risorse a favore di famiglie ed imprese, scontentando qualcun altro che in questi anni la crisi non l’ha sentita.

3) Imprese strozzate dalla crisi, appelli delle associazioni di categoria e dati allarmanti sulle chiusure e sulla difficoltà di accesso al credito. Cosa ha fatto l’Amministrazione, cosa non ha fatto e cosa si può ancora fare?

Ecco il tema. Occorre mutare il sistema da assistenziale a dinamico. Il turismo,la cultura del nostro territorio, le tipicità enogastronomica di una Valle , quella del Misa e del Nevola, che se concepite come unicum possono rappresentare un notevole serbatoio di entrate.

4) Complanare, Sacelit, porto, riqualificazioni, varianti: l’urbanistica, l’edilizia e i lavori pubblici rimangono il settore trainante della città o il principale di cui si occupa l’Amministrazione comunale?

Mi pare che l’urbanistica sia concepita più come mezzo per fare cassa e anche quando come nella variante per Scapezzano si utilizza questa leva per riqualificare una parte importante del nostro territorio si finisce con il naufragare nella logica del “non ci sono i soldi non chiedete”. Così non si va da nessuna parte e la tutela del territorio è a rischio.

5) La sanità sta vivendo un momento di riorganizzazione che spesso si traduce in tagli ai servizi senza migliorie concrete per chi ha bisogno di ricorrervi. Di recente il Sindaco ha preso posizione nei confronti dell’Asur. Ne è venuto fuori un incontro il cui esito è stato quello di mettere in calendario altri incontri, una convocazione urgente della conferenza dei sindaci e un altrettanto urgente confronto con il direttore di Area Vasta, Maurizio Bevilacqua, che si è riservato di rispondere dopo aver sentito i vertici regionali. Cosa ne pensa?

Non vorrei che si chiudesse la stalla dopo che i buoi sono scappati. Logiche politiche hanno determinato un favore per le zone fabrianesi e jesine. Già da tempo siamo deboli politicamente dal momento che non riusciamo ad eleggere un consigliere regionale a differenza di altri territori. Siccome però alla mia città ci tengo, come credo tutti i consiglieri, sosterrò il nostro Sindaco in tutte le iniziative che vorrà portare avanti affinché nemmeno uno dei servizi sanitari del nostro ospedale sia toccato, né oggi né mai.

6) Fondo di solidarietà, contributi alle famiglie, orti sociali. La giunta promuove ogni singola azione che riguardi il sociale: cosa ha sbagliato finora su questo settore così importante e cosa si può invece promuovere a pieni voti?

Su questo tema ho spinto molto durante le elezioni. Ritengo sia indispensabile distinguere il comparto del sociale a favore delle famiglie (fondo di solidarietà) o comunque degli individui in difficoltà, da quello a favore della disoccupazione. Il danaro per sostenere la ripresa deve andare alle imprese o comunque in interventi che rendano appetibile fare impresa nella nostra città. Questo tutta via non deve essere un tema di scontro perché i bisogni sono reali e le prospettive pur se politicamente diverse debbono necessariamente convergere.

7) Lo sviluppo della città passa anche per il turismo. La città non ha più un Assessore dedicato: pensa che Mangialardi dovrebbe individuare un sostituto di Colocci? Proponga un nome. Riguardo a questioni più pratiche: cosa ne pensa della tassa di soggiorno? Ucciderà veramente i flussi turistici a favore delle città adiacenti dirette concorrenti oppure avrà una ricaduta “minima” sulla prossima stagione?

Io sono per il modello di partecipazione orizzontale e ritengo che lo strumento della consulta debba essere utilizzato anche e soprattutto nel settore turistico, per determinare le linee di sviluppo e sollecitare gli interventi. Vedo bene un sindaco che si affianca alla consulta e tra iniziative da questa.
La tassa di soggiorno è un rischio che non possiamo permetterci perché la nostra offerta turistica in questo momento non è tale da garantirci l’assenza di una ricaduta negativa. Se tuttavia l’Amministrazione volesse andare fino in fondo, il danaro dovrà tornare agli operatori turistici sotto forma di beneficio o riduzione dall’aliquota IMU.

8 ) Turismo che è legato non solo al mare ma anche alla cultura e alle iniziative sportive. I quali sono tra i primi settori che spesso vengono tagliati per vie delle risorse limitate. L’amministrazione ha risolto questo gap o no?

Conosco bene la realtà. Abbiamo un ufficio cultura eccellente che compie miracoli e di questo debbo dare atto. Io vorrei – perché credo che la cosa sarebbe un beneficio per la città – che venisse maggiormente segnalato il rapporto con il Papa Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti; ultimo Papa re, personaggio storico e di fede sulla cui figura potrebbe svilupparsi un notevole movimento turistico.

9) Come giudica l’attitudine dell’Amministrazione al dialogo-ascolto dei cittadini e delle associazioni, per esempio in riferimento alle vicende Arvultùra, Giardini Catalani, referendum sull’acqua, ma anche per i temi di sicurezza, integrazione, contenziosi legali, segnalazioni varie?

Con Mangialardi c’è stato un salto di qualità rispetto al passato, ma è ancora presto per dare un giudizio definitivo.

10) Su uno dei temi di cui abbiamo parlato nelle domande precedenti, vorremmo una proposta concreta, che non sia “apriamo un tavolo di concertazione”.

Sul tema dello sviluppo turistico, proporrò nei tempi e modi dovuti che Senigallia tramite la propria Amministrazione si consorzi con gli altri comuni della Valli del Misa e Nevola per gestire in maniera integrata l’offerta turistica e valorizzare tipicità del territorio.

Commenti
Solo un commento
O. Manni
Paul Manoni 2012-03-27 23:19:54
Valorizzare il turismo su Papa Pio IX, e' come costruire un grattacielo sull'argilla e senza fondamenta. Primo motivo, a malapena il 20% dei cittadini senigalliesi entra in chiesa la domenica (statistiche diocesi) e se lo fà è quasi solo per "abitudine" o "tradizione". Figurimoci che genere di interesse turistico susciterebbe "la citta natale di Pio IX"...Ma per favore, siamo seri!
Secondo motivo, il Mastai in questione, al tempo veniva definito letteralmente, "Il metro cubo di letame" dallo stesso Giuseppe Garibaldi. Soprannome che Pio IX si e' guadagnato ben prima di Porta Pia, per essersi sempre adoperato CONTRO l'unità del nostro paese. Terzo motivo, per essere un uomo di fede cristiana, non e' un bell'esempio. Ha fatto condannare a morte più persone il nostro concittadino "metro cubo" che 20 governatori del Texas messi insieme. Più che esempio di fede cristiana, un bell'esempio di ipocrita, se si considera che l'idolo a cui si ispirava e' stato condannato lui stesso a morte. Quantomeno bizzarro...Chiederlo al nostro unico concittadino PATRIOTA Girolamo Simoncelli, fugherebbe ogni dubbio. Ne sono certo.
Quarto motivo. I turisti/pellegrini NON SPENDONO. Perini provi ad andare a chiedere a tutti i commercianti, ristoratori, baristi ed albergatori di Ancona, che nel settembre scorso, hanno ospitato il Congresso Nazionale Eucaristico (7 milioni di euro pubblici in 7 giorni!!), quanto hanno incassato, e poi torni a riparlare di turismo religioso.
Ci sarebbero anche un quinto ed un sesto motivo, ma me li tengo...Per ora.
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