Vertice sulla sanità a Senigallia: tante domande, poche risposte
Svolta la conferenza dei capigruppo in presenza del direttore di area vasta Bevilacqua
Si torna a parlare di sanità a Senigallia, dopo il vertice in Comune tra i capigruppo consiliari e il direttore dell’Area Vasta n°2, Maurizio Bevilacqua.
Ma ciò che si torna a dire non è nuovo rispetto a quanto espresso fino a pochi giorni fa. Tanti i dubbi, le domande e le problematiche sollevate dopo il trasferimento a Fabriano della sede amministrativa dell’area vasta n°2, poche le risposte fornite ai consiglieri e di conseguenza alla città.
Anzi, talmente poche da far rimanere scontenti i consiglieri di minoranza, ma da far sentire rassicurati quelli di maggioranza.
Sui primariati di medicina e radiologia, sulle difficoltà del laboratorio analisi dove manca il personale per garantire l’apertura dello sportello cassa e accettazione (e i conseguenti turni di riposo al personale rimasto), sulle polemiche per il trasporto sanitario, sullo spostamento dagli uffici di via Cellini di circa 80 unità di personale amministrativo a Fabriano, le risposte di Bevilacqua devono ancora arrivare.
Nonostante la rassicurazione che Senigallia avrà sempre il suo polo ospedaliero considerato “di rete” nell’ottica di area vasta, l’ing. Bevilacqua si è riservato di fornire in altri tempi le risposte, dopo essersi consultato con i vertici delle altre aree vaste e con il direttore generale Asur, con cui discutere di personale, servizi, tagli e quant’altro.
Tutte cose che si sapevano anche prima e che hanno lasciato nello scontento la maggior parte dei consiglieri, desiderosi di risposte positive per quanto riguarda un tema così scottante ma soprattutto così importante per la collettività.
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