Tassa di soggiorno: per Vivi Senigallia è necessaria ma va abbassata
Idea per non affossare l'economia cittadina: esentare i lavoratori che alloggiano durante la settimana
La lista Vivi Senigallia, da sempre, si è caratterizzata per la vicinanza con la società civile. Pertanto, anche questa volta abbiamo il dovere di prendere una posizione in merito alle nuove misure fiscali ed impositive sostenute dall’amministrazione guidata dal Sindaco Mangialardi.
In merito alla proposta di rimodulazione dell’addizionale IRPEF, prendiamo atto con piacere che la volontà del Comune è quella di proteggere le fasce più deboli. L’inserimento dell’esenzione dal pagamento del balzello fino a 15.000 € di reddito dichiarato è un segnale forte.
Lo è ancora di più in un periodo di “vacche magre”.
La novità introdotta dal premier Monti, l’IMU, è stata modellata seguendo il criterio della tassazione base per l’abitazione principale, mentre chi ha a disposizione più di una casa è giusto che paghi di più, seguendo il principio del “chi ha di più, contribuisce di più” al risanamento dei conti del Paese.
Con i dovuti accorgimenti e le esenzioni, questa imposta potrebbe gravare sui conti dei cittadini senigalliesi in maniera un po’ più leggera, specialmente per chi non possiede più di una casa oppure affitta un appartamento a canone concordato.
Infine, sull’imposta di soggiorno, da sempre ci siamo schierati per un approccio condiviso e partecipato. Per noi è ovvio che l’imposta avrebbe un effetto certamente non positivo per l’economia cittadina: d’altro canto, però, la situazione non impone altra scelta in questo delicato periodo in cui tutti i cittadini dovrebbero contribuire al salvataggio del Paese.
Riteniamo, pertanto, che l’imposta di soggiorno possa e debba essere abbassata in modo da non gravare eccessivamente su quel comparto che è vitale per l’economia senigalliese, ovvero il turismo.
Su questo punto, poi, vorremmo fare una proposta che speriamo non cada nel vuoto: pensiamo al periodo invernale, dove parecchi albergatori riescono a tenere aperti grazie ai lavoratori che alloggiano negli hotel durante la settimana lavorativa.
Come lista Vivi Senigallia, quindi, chiediamo all’amministrazione di esentare dal pagamento dell’imposta di soggiorno chi alloggia in strutture ricettive per più di 20 giorni non consecutivi nell’arco di un mese: pensiamo, in questo modo, di proteggere più appropriatamente gli albergatori, i lavoratori dipendenti, gli impiegati, gli operai che soggiornano in hotel durante la settimana.
da Maria Cristina Bonci
Portavoce “Vivi Senigallia”
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