Interrogazione del MSFT Senigallia: “Volpini assessore o medico interessato?”
"L'incontro con Bevilacqua è stato un atto di troppa leggerezza e poca sensibilità"
Nella mattinata di mercoledì 7 marzo, a Senigallia si è svolto un incontro tra il sindaco Mangialardi, l’assessore alla Sanità dott. Fabrizio Volpini e l’Ing. Maurizio Bevilacqua Direttore dell’Area vasta 2. Nei giorni precedenti, con una lettera indirizzata direttamente al Direttore, il sindaco chiedeva al più presto la necessità di discutere e di approfondire il momento di transizione riguardante i servizi sanitari del territorio, a seguito del Piano socio-sanitario regionale 2010-2012 approvato dalla Regione Marche.
Infatti si è discusso dei problemi che riguardano l’ospedale: il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), le difficoltà dello Sportello accettazione e cassa del Laboratorio Analisi per la mancanza di personale, la stabilizzazione a tempo indeterminato di alcuni contratti di lavoro, la situazione nei reparti di oncologia, di chirurgia e del servizio del 118.
Ma noi della Fiamma Tricolore crediamo che il vero motivo dell’incontro abbia riguardato principalmente le nomine nei reparti di Medicina e Radiologia, ormai da tempo privi di primariato.
A chi fosse sfuggito, Fabrizio Volpini non solamente è assessore con delega alla sanità, ma è anche medico di base che svolge la propria attività professionale a Senigallia, cioè è uno stipendiato di Area Vasta 2 e Bevilacqua essendone il massimo dirigente è il suo “capo”.
Domanda: in quale veste il dott. Volpini ha partecipato all’incontro? Come assessore della “città di tutti” o come medico interessato alle due nomine?
Adesso capiamo perché nonostante le vicende che coinvolgono il PD a livello nazionale, recentemente l’assessore ha ribadito la volontà e l’intenzione di rimanere all’interno del partito.
Qui è più facile partecipare a scelte importanti ed evidentemente si hanno molti più vantaggi che in altri partiti. Crediamo che in questa occasione da parte del dott. Volpini (sicuramente in buona fede) ci sia stata un po’ troppa “leggerezza” e forse poca “sensibilità”.
Perché dopo non ci si può lamentare se oggi la lotta nell’agone politico riguardi esclusivamente nomine, appalti e incarichi.
La Corte dei Conti ci fa sapere che la corruzione in Italia ammonta a 60 miliardi di euro. Infatti noi del Movimento Sociale da sempre proponiamo di eliminare la nomina diretta, primo corto-circuito che si crea tra la Politica e tutte le entità tecniche, tra chi nomina e chi viene nominato.
Metodo che dà forza all’argomento falso secondo cui la Sanità pubblica è “insostenibile”, e quindi va privatizzata, gestita da manager; per migliorarne l’efficienza, la gente deve cominciare a pagare e allo stesso tempo accettare “flessibilità”, ossia precariato.
Quindi non occorre “liberalizzare” (e quindi privatizzare), ma “liberare” immediatamente la Sanità dalle grinfie della politicizzazione o meglio dalla spartizione partitocratica.
Per questo noi della Fiamma Tricolore ci auguriamo in futuro più “partecipazione”.
Il dibattito a 3 che riguarderebbe non solamente la città di Senigallia ma tutto il territorio circostante, andrebbe ampliato, allargato, in modo da coinvolgere anche gli altri sindaci della Val Misa, tutte le rappresentanze di categoria, sindacali, dei lavoratori e tutti coloro che hanno a cuore non soltanto le sorti dei primari, ma dell’intero comparto ospedaliero di Senigallia.
Avevo scordato un "NON" molto importante.
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