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Da PDL a “PPE per Senigallia”: ecco l’alternativa del centrodestra

Dopo il cambio di denominazione, presentato il logo e nuovo appello a moderati, cattolici e liberali

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Michele da Ale
Presentazione del logo del PPE per Senigallia

Un occhio a Senigallia e l’altro all’Europa. Ecco il concetto di base che muove sotto il cambio di denominazione del gruppo consiliare del PDL in “PPE per Senigallia”. Un’adesione al Partito Popolare Europeo per il quale hanno presentato un nuovo logo e, a conferma che la strada intrapresa è quella giusta, per cui hanno già ricevuto manifestazioni di interesse e di compiacimento.

Il primo passo è stato fatto – dichiarano Alessandro Cicconi Massi, Alessandro Mazzarini, Enrico Rimini e Gabriele Cameruccio – è ora di fare il secondo, presentare il nostro logo di questa operazione che abbiamo deciso di intraprendere e che guarda sia al territorio locale che al contesto internazionale“.

Proprio per questa motivazione nel logo presentato ci sono due elementi: il nastro azzurro e le stelle dell’Europa, ovvero il simbolo del PPE alla cui nascita il PDL ha contribuito fortemente, che si fondono con la statua del Nettuno di Senigallia, a testimonianza di un qualcosa che è di tutti.

Abbiamo deciso – dichiara Cicconi Massi – di non creare un nuovo partito: ci teniamo a ribadire con forza che non abbandoniamo il PDL, ma guardiamo con fiducia al superamento di un fase storica importante, quelle di Berlusconi e dell’antiberlusconismo che ha contraddistinto la politica per diversi anni“.

Logo PPE per SenigalliaIn passato molte nostre proposte – continua il vicepresidente del Consiglio – sono state bocciate solo perché provenienti dai banchi del centrodestra: speriamo che il nostro apporto sia d’ora in poi valutato per i contenuti che veicoliamo, senza pregiudizi. Lo stesso faremo noi, valutando le azioni dell’Amministrazione comunale o degli altri gruppi consiliari caso per caso“.

Insomma un’apertura verso tutti i consiglieri perché in aula vi sia politica e non inutile conflitto.
Gabriele Cameruccio, capogruppo di PPE per Senigallia, ci tiene a ribadire come questo (la presentazione del logo, NDR) sia “solo il secondo mattone della casa dei moderati che vogliamo costruire, una casa che possa raccogliere quanti si vogliono impegnare per lo sviluppo del tessuto economico e sociale della città. In tempo di crisi non servono gli steccati politici, ma le soluzioni per i problemi che affliggono il ceto medio, quello che sta subendo le conseguenze più pesanti di questo periodo“.

Ed è proprio al ceto medio che guardano i consiglieri del PPE-PDL: operai, impiegati, pensionati, insegnanti, imprenditori, ma soprattutto – ribadisce Enrico Rimini – ai moderati, ai cattolici, ai liberali, ai conservatori, a chi non si sente rappresentato. Contatti già ci sono stati, come conferma Mazzarini – con esponenti e cittadini del terzo polo, ex Margherita, ex UDC, ex PDL: con persone stanche di questo centrosinistra schiacciato e, a volte, posto sotto ricatto dalla sinistra, dai verdi o da SEL.

Per questo rivolgiamo unappello ai moderati senigalliesi sia di destra che di sinistra: solo lavorando insieme – conclude Cicconi Massi – possiamo costruire la grande alternativa per la città“.

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