Giovani IdV di Senigallia, il 3 marzo raccolta firme “+ Borse, – Armi”
"Contro la figura dell'idoneo non beneficiario, in rispetto dell'art. 34 della Costituzione"
In seguito all’approvazione della legge 133/2008 e del “decreto sviluppo” del luglio 2011, il Governo Berlusconi stanziò per l’anno accademico 2011-2012 circa 101 milioni di euro per la copertura delle borse di studio che rispetto allo stanziamento dell’anno accademico 2009-2010, che era pari a circa 246 milioni di euro, fa registrare una diminuzione del conferimento di circa 145 milioni di euro.
Dato che il costo medio di una borsa di studio in Italia è di 3.200 euro, è ragionevole dedurre che quest’anno avremo circa 45.000 borse di studio in meno disponibili e già nell’anno accademico 2009-2010 si registrarono circa 29.000 studenti idonei a percepire la borsa di studio, ma purtroppo non beneficiari.
Pertanto, queste ulteriori borse di studio mancanti, stimate senza calcolare la decurtazione dei trasferimenti alle Regioni, ci portano a dedurre che 70.000 studenti che risultano meritevoli e capaci non beneficeranno delle borse di studio.
Nella società italiana sta dunque nascendo una nuova figura che all’estero risulta estranea e inconcepibile: l’idoneo non beneficiario.
Quindi, tirando le somme: lo Stato garantisce solo ¼ delle borse di studio mentre obbliga le Regioni ad aumentare le tasse diminuendo i servizi per supplire lo Stato coprendo i ¾ delle borse erogate; aumentano le differenze tra gli atenei creando così una competizione al ribasso; chi non può pagarsi l’alloggio inizia ad essere sfrattato a colpi di manganelli (vedi Torino, 11 gennaio 2012); l’Italia è agli ultimi posti in Europa per investimenti sul diritto allo studio mentre Francia e Germania investono fino a 10 volte di più.
Per tutte queste ragioni i Giovani dell’Italia dei Valori di Senigallia fanno partire la campagna “No alle bombe sul diritto allo studio“ e sabato 3 marzo dalle ore 17 alle ore 20 hanno organizzato un banchetto in Piazza Roma con distribuzione di materiale informativo sulla questione delle borse di studio e sulla riduzione dei costi per gli armamenti.
Di fondamentale importanza sarà anche la raccolta firme che chiederà la copertura di tutte le borse di studio per l’anno accademico corrente e per gli anni successivi.
Una volta raccolte, le firme saranno date al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo.
Chiediamo quindi che i 600 milioni necessari siano prelevati dai programmi di armamento sapendo che solo l’acquisto dei cacciabombardieri F35-JSF vale 40 anni di diritto allo studio e chiediamo inoltre che venga rispettato in pieno l’articolo 34 della Costituzione che tra l’altro recita: “I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
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