Emergenza neve, la senatrice di Senigallia Amati a fianco dei piccoli comuni
Intervento coi Ministri dei Trasporti, Difesa e Interno per il sostegno alle realtà marchigiane
La neve che in questo ultimo periodo è caduta copiosa sul territorio delle Marche e non solo, come non succedeva da quasi 100 anni, ha messo in evidenza in modo forte le tante fragilità del nostro Paese.
Emblematiche le difficoltà su tutto il sistema viario e ferroviario. Eclatante il disagio creato dai disservizi di Trenitalia, tanto che il trasporto ferroviario italiano appare ogni giorno più inadeguato a rispondere alle esigente di lavoro e di vita della gente. Treni soppressi, servizio universale assai ridotto o annullato, spesso indipendentemente dalle criticità determinate dalle condizioni ambientali.
Partendo da questi ultimi gravi disservizi, sono intervenuta ancora una volta in Commissione Trasporti per chiedere al Ministro Corrado Passera quali impegni intendesse assumere il nuovo Governo per far sì che la direzione di Trenitalia corrisponda finalmente a quella responsabilità sociale d’impresa, costituzionalmente declinata, ineludibile per una società a totale capitale pubblico.
Sono intervenuta con un’interrogazione ai Ministri della Difesa e dell’Interno n. 4-06797, pubblicata il 7 febbraio 2012, per dare voce al “grido di dolore” dei nostri sindaci, soprattutto di quelli delle città più piccole, soffocate dalla neve, che lamentavano l’impossibilità di poter richiedere l’aiuto dei militari per le operazioni di pronto intervento perché risultava che queste comportassero un aggravio sul bilancio già magrissimo dei Comuni.
Dal Governo si è avuta una risposta positiva perché si è deciso che non fosse più a carico dei territori l’eventuale utilizzo dell’esercito per l’emergenza neve. Certo la rete dei nostri sindaci, delle Province e della Regione, assieme a tante buone pratiche messe in atto dal volontariato, ha operato quasi sempre al meglio sulle tantissime difficoltà emerse quotidianamente.
Quasi abbia sentito il festival.
Senatori e Deputati farebbero meglio a dare le loro dimissioni ed andare a casa con umiltà e vergogna, anche se per loro sono sempre gli altri a sbagliare e loro hanno fatto tutto quello che potevano "interpellanze". Vadano tutti a casa, anche la Amati, quanti hanni è che sta li, per non ammettere che la colpa è anche sua se l'Italia è arrivata a questo punto in tutti i settori. I VALORI MORALI, IL BUON SENSO, LA GIUSTA MISURA DOVE SONO FINITI.
Il fallimento della politica è innegabile, ma loro non capiscono, sono distanti anni luce da noi gente comune. Ma anche le mie "SONO SOLO PAROLE".
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