Sanità, Marche: il laboratorio analisi di Senigallia rischia il collasso
Il Sindaco Mangialardi scrive al direttore Area Vasta n.2 Bevilacqua: servono soluzioni entro il 1° marzo
E’ di nuovo allarme per quanto riguarda la sanità senigalliese. Questa volta a lanciarlo è proprio il primo cittadino, Maurizio Mangialardi, con una lettera indirizzata al Direttore dell’Area Vasta n. 2 – ASUR Marche, ing. Maurizio Bevilacqua.
Una lettera in cui il Sindaco si lamenta delle carenze di organico cui andrà incontro il Laboratorio analisi del presidio ospedaliero cittadino e a cui, negli anni, si è fatto fronte con con assunzioni temporanee e precarie, mai con contratti a tempo indeterminato che avrebbero posto fine alla situazione.
In particolare, lo sportello accettazione e cassa del laboratorio ha visto – negli ultimi mesi – due persone cessare l’attività, mentre una terza lo farà il prossimo 1 marzo. In questo modo, il personale ridotto del 50% non potrà garantire né gli stessi orari di apertura dello sportello, né la regolare ed efficiente prestazione che tocca anche i comuni dell’entroterra.
Di seguito il testo integrale della lettera inviata venerdì 24 febbraio 2012.
Gentile Direttore,
il 2 febbraio con mia lettera prot. n. 5952 Le chiedevo la disponibilità a prendere parte ad una seduta del Consiglio Comunale dedicata all’esame dell’atto amministrativo n. 14/2010 licenziato dall’Assemblea Legislativa delle Marche ad oggetto: “Piano socio-sanitario regionale 2010/2012. La salute: diritti e responsabilità per i cittadini delle Marche”.
La necessità di esaminare e discutere la situazione dei servizi sanitari nel territorio si avverte sempre più alla luce delle difficoltà che si stanno profilando.
Se da un lato, infatti, alcune questioni sono state affrontate e risolte positivamente, penso ad esempio alla copertura di alcuni posti di primario, è necessario ricordare, al contrario, che restano serie difficoltà nei reparti di Medicina e Radiologia entrambi, ormai da troppo tempo privi di primario. Altri problemi si riscontrano nel servizio di trasporto socio-sanitario territoriale e per quello che concerne il PEI per l’integrazione di alunni con disabilità.
Ma in questo momento le difficoltà maggiori sono registrate dallo Sportello accettazione e cassa del Laboratorio Analisi dell’ospedale di Senigallia dove sono scaduti e prossimi alla scadenza, alcuni contratti di lavoro con prevedibili gravi ripercussioni per quanto concerne la capacità di garantire i servizi alla comunità.
Qui, da cinque anni, alle cessazioni del personale si è sopperito, non con assunzioni a tempo indeterminato su posti resisi vacanti nella dotazione organica, ma con assunzione di precari sino ad arrivare a tre unità sulle sei in servizio. Alla data odierna due unità hanno cessato ed una terza lo farà il prossimo 1° marzo.
La sostituzione proposta, che prevedeva la sostituzione con nuovo personale mediante contratto a tempo determinato, non ha avuto seguito per indisponibilità dell’ASUR che ha addotto motivazioni sì legittime, ma al contempo impraticabili nei tempi necessari.
È fin troppo evidente che, con la prossima cessazione della terza unità prevista per il 1° marzo, dunque fra meno di una settimana, il Laboratorio Analisi non sarà più in grado di garantire né un’adeguata apertura degli sportelli adibiti allo smaltimento del flusso mattutino degli utenti “accettati”, né l’inserimento nella procedura informatica di tutti gli esami provenienti dai “punti prelievo” periferici situati nei comuni dell’entroterra.
Ciò determinerà una drastica diminuzione delle prestazioni di laboratorio garantite ai pazienti ambulatoriali, abbassando il numero di prenotazioni giornalmente effettuate, con gravi ripercussioni per i servizi alla comunità.
Alla luce di quanto riferito Le chiedo di conoscere, con la massima urgenza, tempi e modalità di soluzione dei problemi segnalati e in particolare quello più immediato dello Sportello accettazione e cassa del Laboratorio Analisi.
È sin troppo evidente che le questioni rappresentate sono ragione di seria e motivata preoccupazione della comunità locale, degli operatori sanitari, e in special modo di quanti si trovano nella necessità di accedere ai servizi sanitari per vedersi garantito il diritto alla salute.
Restando in attesa di un Suo cenno di riscontro La saluto cordialmente.
Maurizio Mangialardi
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