Tassa di soggiorno a Senigallia, protesta AssHotel: “E’ ora di dire basta”
Tassi: "Bisogna bloccare subito questo assurdo provvedimento, devastante anche per l'immagine"
Dopo l’imprudente fuga in avanti del comune di Senigallia, è ora arrivato il momento di fare il punto della situazione e verificare, come pensa Asshotel, se non sia il caso di bloccare subito questo assurdo provvedimento.
E’ triste notare che tra le località nostre concorrenti più vicine, vale a dire da Riccione a Numana, noi siamo l’unica città ad avere già deliberato l’applicazione di questa gabella medioevale.
La tendenza ad oggi poi è quella di non applicarla, come sembrano decisi a fare importanti comuni come Cattolica e vicini come Marotta-Mondolfo e Sirolo.
Il pesante impatto di questa tassa sui bilanci degli Hotel ha già consigliato molti albergatori a bloccare gli investimenti per l’inverno 2011-12. Oltretutto in una situazione come quella attuale, con la ricchezza degli italiani in caduta libera, con i dati negativi che arrivano sull’andamento delle vacanze invernali, con la crisi del credito, tassare le famiglie oltretutto a basso reddito come sono i nostri clienti abituali, a livello di immagine è già da oggi devastante.
Senigallia è una città che mette le mani nelle tasche dei suoi clienti, mentre altre regioni fanno la pubblicità con lo slogan: “Vieni in Abruzzo, noi non ti tassiamo”.
E’ evidente che per parare il colpo gli albergatori saranno costretti ad assorbirla, limando ulteriormente utili aziendali ormai all’osso.
Molti comuni hanno capito che la tassa di soggiorno è economicamente dannosa, infatti la tendenza delle economie di mercato è quella di mettere dazi nelle importazioni e fare dumping fiscale per agevolare l’esportazioni di beni e servizi, attirando così quella che un volta veniva chiamata “valuta pregiata”, ebbene noi mettiamo invece dazi sulle esportazioni dei nostri servizi turistici, non per tassare quelli che pensano di venire da noi.
Il turismo da solo non risolverà una crisi epocale, ma può dare un grande aiuto per alleviarne danni, per portare reddito diffuso sul territorio e comunque aiutare la nostra comunità a traghettare una situazione oggettivamente difficile, ecco perché tassarlo ulteriormente è miope e di sicuro non lungimirante.
Gli albergatori di Asshotel sono pronti a fare la loro parte, all’interno di uno sforzo corale che vada oltre la tassa di soggiorno.
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