Maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, trapianti, donazione di organi, aids, droga. Teatro, cinema, scrittura. In una parola vita. Si parla di tutto questo in “Tutto su mia madre“, spettacolo che andrà in scena in esclusiva regionale al Teatro La Fenice di Senigallia, sabato 18 febbraio alle 21. Tematiche universali e toccanti come l’eterna danza tra amore e morte, accompagnati dal dolore e da una salvifica ironia, ma soprattutto dall’impegno a far emergere la propria autentica, anche se non convenzionale, unicità.

La data in esclusiva rientra nella Stagione Teatrale 2011-12 di Senigallia, promossa dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni), con la collaborazione di AMAT e Inteatro (“Circo in Festa”). Di questo adattamento teatrale (che nel 2007 Samuel Adamson ha tratto dal bellissimo omonimo film di Almodovar), la critica britannica ha parlato in termini egregi. Così come ottima è stata ed è, l’accoglienza alla versione italiana di questa pièce, che arriva a teatro con la regia di Leo Muscato e la traduzione di Giovanni Lombardo Radice.

Il regista ha scelto di dare a “Tutto su mia madre” un andamento quasi onirico, basato sulla metateatralità. “Si tratta di un grande omaggio al teatro e all’arte degli attori – racconta Muscato nelle note di regia – Il nostro spettacolo si fonda sul linguaggio specifico del teatro e chi vorrà venire a vederlo dovrà cercare di rimuovere (solo per due ore) i ricordi e la passione che lo straordinario film di Almodóvar gli avrà procurato. Il risultato non potrà che essere diverso, ma abbiamo fiducia che possa essere altrettanto emozionante”.

È il diciassettenne Esteban, figlio della protagonista Manuela, a condurre il pubblico in questo viaggio attraverso appunti e note su sua madre, donna tormentata e in fuga da un passato che però si troverà ad affrontare inevitabilmente. In bilico fra realtà e immaginazione, Esteban è una figura in questo senso quasi kantoriana. Intorno a queste due figure si muovono personaggi in particolare femminili toccanti e profondi.

La famosa attrice Huma Rojo, icona per Esteban; l’altra attrice Nina, fragile, in fuga da ogni cosa, prima di tutto da se stessa; Suor Rosa, anima complicata che crede nell’amore incondizionato e allo stesso tempo vive il conflitto con una madre indurita dalla vita; Agrado, travolgente amica trans, spirito franco, convinto che nella sua vita di autentico ci siano soltanto i sentimenti e il silicone.

Attraverso di loro e insieme a loro, Manuela affronta il dolore e il passato e cresce e impara a fidarsi di ciò che è, nella sua autentica unicità. Gli interpreti in scena sono Alberto Onofrietti (Esteban), Elisabetta Pozzi (Manuela), Giovanna Mangiù (Nina Cruz), Alvia Reale (Huma Rojo), Eva Robin’s (Agrado), Silvia Giulia Mendola (Suor Rosa), Paola Di Meglio (Madre di Rosa, Alicia, Isabel) e Alberto Fasoli (Un dottore, Mario del Toro, Alex). Le scene sono di Antonio Panzuto, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Alessandro Verazzi e il suono di Daniele D’Angelo. Assistente alla regia Laura Cleri. La biglietteria del Teatro La Fenice è aperta il venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20 e nel giorno stesso dello spettacolo dalle 17 per spettacoli serali e dalle 15 per le pomeridiane. È possibile anche l’acquisto dei biglietti on-line su www.vivaticket.it Il 1° settore ha un costo di 25 euro; il 2° di 20 euro e il 3° prezzo unico di 15 euro. Sono possibili riduzioni. INFO: info@fenicesenigallia.it / 071.7930842 – 335.1776042