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Marche, riunione del Centro operativo regionale per l’emergenza neve

Le Regioni hanno chiesto un incontro al presidente del Consiglio Mario Monti

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Neve ad Arcevia

Le Regioni hanno chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, sul maltempo che sta coinvolgendo tutto il territorio nazionale. Al centro del confronto verranno portate le questioni legate ai finanziamenti necessari e al rispetto dei vincoli del patto di stabilità, sui quali si scaricheranno pesantemente i costi aggiuntivi sostenuti dagli enti locali per gestire l’emergenza neve.

Lo ha comunicato il direttore del dipartimento Sicurezza e Protezione civile, Roberto Oreficini, in aperture della quotidiana riunione del Centro operativo regionale (Cor), in collegamento con le Sale operative integrate (Soi) delle cinque province marchigiane. I forti venti della nottata e le nevicate notturne (50 cm a Carpegna)  – è stato evidenziato – hanno determinato la chiusura di diverse strade provinciali, mentre il peso della neve  rischia di creare problemi alla stabilità di tetti e cornicioni.

Restano i disagi per numerose famiglie ancora isolate nelle frazioni. Le previsioni meteo segnalano precipitazioni in esaurimento entro domani (mercoledì 8 febbraio), con forti venti sui quadrati settentrionali. La giornata di giovedì sarà contraddistinta da schiarite che determineranno gelate diffuse, particolarmente consistenti nelle zone interne. In apertura del Cor, Oreficini ha invitato le strutture sanitarie a dotarsi di tutte le scorte necessarie per garantire la piena operatività. L’Anas segnala una “situazione fluida e costante” lungo la viabilità principale, mentre permane la chiusura del valico di Bocca Trabaria (lato Umbria).

L’Enel registra, invece, altri distacchi di utenze, causate dal forte vento della nottata, in particolare nel Pesarese e nell’Ascolano. Le Ferrovie riferiscono di “una circolazione regolare nella rete romana e adriatica, con possibili ritardi contenuti tra i 10 e i 45 minuti”. Più articolata risulta la situazione descritta dal comandante regionale, Giorgio Alocci. “Nelle Marche, a causa delle peggiorate condizioni meteo di questi giorni – ha riferito – il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco è stato ulteriormente potenziato con l’invio di uomini e mezzi dai comandi di Aosta, Alessandria, Milano, Udine e Pisa. Complessivamente, nella regione, sono stati espletati 1.569 interventi (Ancona 533, Macerata 300, Ascoli Piceno e Fermo 247, Pesaro 489). Particolarmente colpita la zona dell’Alto Pesarese, dove i Vigili del Fuoco operano congiuntamente ai tecnici dell’Enel per il ripristino dell’energia elettrica e agli enti locali per la riattivazione della rete viaria”.

Solo nella nottata, i Vigili del Fuoco hanno operato 150 intereventi. Restano da evadere altri 130 a Pesaro, 200 ad Ancona, 60 tra l’Ascolano e il Fermano. Sono invece 28 le pattuglie del Corpo Forestale dello Stato impegnate sul territorio. Il vice comandante regionale, Fabrizio Mari, ha anticipato l’arrivo (con personale equipaggiato) di altre due motoslitte dal Veneto nella giornata odierna, da dislocare a Cagli e Arcevia. L’elicottero disponibile da Pescara potrebbe risultare operativo da giovedì 9 febbraio, a seguito del previsto miglioramento delle condizioni meteo.

Sul fronte delle criticità, il Corpo Forestale ha segnalato interventi per foraggiare daini a Sassoferrato, di soccorso a casali sparsi nel Montefeltro, rifornimenti di viveri e medicine (a piedi, con le ciaspole) a casolari isolati a Cingoli e Apiro. Le motoslitte del Corpo hanno anche portato infermieri a eseguire prelievi sanitari in abitazioni non raggiungibili. Il comando regionale dei Carabinieri segnala altri interventi di soccorso a famiglie isolate o che hanno subito danni alle abitazioni per il peso della neve. Cedimenti strutturali si sono registrati in diverse località (ad Ancona è crollato anche il tetto di un magazzino dell’Arma nella caserma “Puccini”).
Il comando di Urbino verrà rinforzato in giornata con uomini e automezzi a trazione integrale. I trasporti sanitari (Pubbliche assistenze e Croce rossa) registrano il raddoppio degli equipaggi di emergenza e l’imminente arrivo di due “gatti delle nevi” (con operatori) dalla Cri nazionale. Restano ancora 130 Tir al porto di Ancona, che verranno sbarcati “contingentati”, secondo le modalità di questi giorni che hanno garantito un deflusso assistito, senza ripercussioni sulla viabilità regionale.

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