Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il 21 novembre 2011 dichiarò: “Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un’autentica follia, un’assurdità.” L’Italia dei Valori Senigallia si riconosce pienamente nella posizione assunta dal Presidente della Repubblica e riconosce anche che la legge vigente in materia è veramente una legge non degna di esistere in uno Stato democratico come il nostro.

Secondo gli ultimi dati Istat, i cittadini stranieri residenti in Italia sono oggi 4.570.317 con un incidenza del 7,5% sulla popolazione complessiva di cui 932.675 sono minori e 572.720 di loro sono nati in Italia. L’attuale legislazione italiana, in base alla Legge 91/1992 incentrata sullo Ius sanguinis, prevede che ad oggi solo il cittadino straniero che sia nato in Italia risiedendovi legalmente ed ininterrottamente fino al raggiungimento dei 18 anni di età possa acquisire la cittadinanza italiana, ma se e solo se la richiesta viene effettuata entro un anno in quanto dallo scattare del 19-esimo anno di età il ragazzo/a perde tale diritto.

Visto che l’articolo 3 della Costituzione italiana sancisce l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge senza distinzione di razza, la Convenzione Europea sulla Nazionalità conclusa tra gli Stati membri del Consiglio europeo il 6 novembre del 1997 prevede che ciascun Stato faciliti l’acquisizione della cittadinanza per le persone nate sul territorio nazionale (ancora in attesa di essere ratificata dal nostro Paese), e che ben 114 senatori hanno depositato in Senato un disegno di legge volto a modificare la legge vigente in materia sancendo il passaggio dallo Ius sanguinis allo Ius soli, l’Italia dei Valori di Senigallia ha deciso di muoversi in tal senso e di far esprimere il Consiglio Comunale di Senigallia su questo tema delicato ma allo stesso tempo fondamentale per la democrazia nel paese mediante una mozione che verrà presentata nel prossimo Consiglio Comunale.

Ci teniamo a sottolineare che l’iniziativa ha avuto una spinta propulsiva da parte dei Giovani dell’Italia dei Valori di Senigallia che si sono impegnati in prima persona e siamo altresì lieti che questa proposta che noi ritenevamo fondamentale ha avuto la larga convergenza da parte di tutti i partiti di maggioranza in quanto la mozione verrà presentata a firma di tutti i gruppi consiliari di maggioranza: Partito Democratico, Italia dei Valori, La Città Futura, Vivi Senigallia e inoltre la firma del Sindaco Maurizio Mangialardi. Siamo ben contenti che su un tema simile tutte le forze di maggioranza abbiano assunto una posizione chiara da punto programmatico indispensabile per il Paese.

Passando all’atto concreto, questa mozione prevede che siano rimossi tutti quegli ostacoli che impediscono il pieno esercizio di cittadinanza tra italiani e stranieri promuovendo la partecipazione dei migranti in tutti gli ambiti sociali convinti del fatto che l’esercizio della cittadinanza sia anche questo, partecipazione e interazione con la società, rimanendo sempre fedeli al motto che ci ha portati a governare tutti insieme questa città, “La città di tutti”.

Abbiamo deciso di introdurre questa parte nella mozione per ribadire ancora un’altra volta l’importanza della partecipazione di tutti anche se siamo ben consci che Senigallia gode di un altissimo tasso di accoglienza verso i migranti grazie anche al lavoro svolto in questi anni dall’Assessorato con delega alle Politiche per l’Integrazione.

Inoltre la mozione prevede due punti di fondamentale importanza che impegnano il Comune di Senigallia a farsi interprete presso il Governo italiano affinché riprenda al più presto l’iter legislativo sul diritto di cittadinanza e a concedere la cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori di nazionalità straniera e residenti a Senigallia in quanto crediamo che questo sia un gesto simbolico di fondamentale importanza e che dia un forte segnale a tutti i cittadini senigalliesi verso la strada dell’accoglienza e della partecipazione che ha deciso di intraprendere questa amministrazione.